5 Segni che la Tua Relazione è Ormai in Stato Vegetativo

Chi non ha mai commesso l’errore di perseverare nell’errore. Le tecniche di autoconvincimento sentimentale spaziano da “è un periodo, passerà” a “giuro, a me sta bene così” a “col tempo andrà meglio” a “ci serve solo una pausa”. Per poi scoprire che l’unica pausa realmente necessaria è quella definitiva. Ecco perché a volte è utile capire preventivamente che si sta solo perdendo tempo, che ormai non c’è più niente da fare. Perché no, attraverso cinque (dei tanti) campanelli d’allarme utili a prevenire il valicamento del labile confine tra amore e accanimento terapeutico.

 1.     Lo vedi come un tenero cucciolotto

Ok il romanticismo. Ok la confidenza. Ok anche l’affetto. Ciò che non è ok è la tenerezza. Il momento in cui inizi a considerare il tuo uomo come il peluche grandezza naturale che non hai mai ricevuto coincide con la nascita inconscia in te del bisogno di trovarne un altro. Si tratta di quella sottile linea, che mai andrebbe valicata, che divide la fase dell’attrazione fatale da quella dei soprannomi agghiaccianti spesso accompagnati da abominevoli vocine. Di solito è colpa nostra, lo ammetto. È altamente improbabile che sia l’uomo a chiederti di chiamarlo piccolo panda rosso o di rivolgerti a lui con lo stesso timbro vocale di Jigglypuff. Certo è che se noi arriviamo a farlo è perché voi ce lo permettete. Capisco che lo facciate per noi, per assecondare nel modo più indolore possibile il nostro bisogno di maternità e perché temete un repentino sciopero della gnocca, ma dovete sapere che la vera prova d’amore è tirarci un sonoro schiaffo sul sedere al primo tentativo di nickname da my little pony. All’inizio non lo capiremo ma poi ve ne saremo grate. Torneremo a vedervi come il nostro Thor col suo fedele martello. E dei soprannomi rimarrà solo il sopra.

Orsacchiotto