Parlare di Bitcoin in questo periodo significa avere a che fare con un tema “caldo”, ricorrente e complesso. Si tratta infatti di un fenomeno relativamente giovane, che sta ora letteralmente esplodendo ed è in continua evoluzione. Anche coloro che ne sono informati forse saranno rimasti stupiti nel leggere i titoli di oggi che, compatti, riportavano la notizia del debutto del primo future a Chicago.
Al Chicago Board Options Exchange (Cboe) a partire dalle 6 di pomeriggio del 10 dicembre, è stato possibile procedere con lo scambio di future sulla criptovaluta.
Ma concretamente cosa significa? Partiamo col definire cosa si intende parlando di future. Esso è un contratto a termine (che può avere un’estensione temporale variabile) che permette di fare una previsione sul prezzo che una merce o uno strumento assumerà in un futuro determinato. Ciò significa che si procede ad un acquisto nel momento del contratto ad un prezzo stabilito per ottenere il “prodotto” a una data altrettanto definita, entro cui esso può aver mutato il suo valore. Si parla dunque di previsioni di mercato e scommesse sull’andamento di esso: si può infatti guadagnare sia dal rialzo sia dalla svalutazione a seconda del contratto scelto.