Nata e cresciuta in provincia di Milano, Monica Papagna è la più solare e creativa tra le food blogger italiane. Oltre che inventare e sperimentare nuove ricette per il suo blog Un biscotto al giorno, la ragazza meneghina ha tempo anche per scrivere su famose riviste, Jamie Magazine e Julienne prima, Ci piace cucinare poi, fotografare quello che la circonda ed esplorare il mondo. Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con lei e di farci raccontare la sua vita, dal primo approccio col web ai progetti che non vede l’ora di realizzare.
Quando e come nasce la tua passione per il cibo, in particolare per i dolci?
“La mia famiglia non ha una particolare tradizione culinaria. Mia madre, figlia degli anni ’70, non cucinava. Ho imparato a cucinare un po’ per necessità, se volevo mangiare qualcosa di diverso dal solito, dovevo fare tutto da me. L’unica persona che ricordo cucinare con passione è mia nonna: quando andavo da lei, ne approfittavo per imparare qualcosa. L’unico problema era che cucinava senza tener conto di dosi o ricette, misurava tutto a occhio. Quella, in realtà, è stata una buona scuola: lì ho capito come amalgamare bene un impasto, come correggere gli errori osservando la consistenza del cibo. Chiaro, ero bambina, adesso non ricordo esattamente le ricette. Sono andate tutte perdute tranne una, che ancora oggi conservo. Non avendo quindi delle abitudini culinarie in casa, abbiamo adottato le tradizioni di altri: ad esempio, a Natale, ci troviamo in cucina a fare biscotti tutti insieme. È una tradizione tedesca, l’abbiamo osservata durante un viaggio in Germania. Cosi, oggi, tutti i 25 dicembre ci riuniamo per infornare e impastare insieme dolci. Da una semplice scusa per riunire la famiglia, è poi nata la mia passione”.
Come nasce Un biscotto al giorno?
“Tanti amici e famigliari mi chiedevano puntualmente le ricette dei dolci che cucinavo. Ho così deciso di aprire un blog, uno spazio dove poter condividere con le persone a me care dei consigli. Non pensavo di certo che qualcuno di esterno al mio gruppo di amici iniziasse a leggere quello che pubblicavo. Con il tempo, con il passaparola, le persone sono aumentate. Ho iniziato per mettere ordine a quelli che erano dei semplici post it. Non avevo nessuna velleità lavorativa. All’epoca, quando ho aperto Un biscotto al giorno, nessuno lavorava davvero con i blog. Come tutti, l’ho fatto per passione”.
Quali le caratteristiche che rendono il tuo food blog diverso dagli altri?
“Non so se il mio blog sia diverso dagli altri (ride). Penso sia un normalissimo blog di dolci: tutte le ricette sono provate, e per provate intendo realmente assaggiate e create da me e dalla mia famiglia. Chiunque provi a replicare una ricetta da me condivisa, sicuramente riuscirà a creare un buon dolce. Cosa non scontata, alcuni blog pubblicano ricette che nella realtà sono difficilmente realizzabili. Poi, ovviamente, metto un po’ di me stessa in quello che pubblico, scrivo di tutto ciò che vedo e che faccio. Si è creato questo rapporto famigliare con i miei seguaci, anche se famigliare in realtà non lo è. Racconto di me a persone che in realtà non ho mai visto. Però, son contenta di farlo”.