Avevamo accennato qualche particolare la scorsa settimana all’interno del nostro nuovo format del giovedì.
Più di 2 milioni di followers su Instagram e un marketing strategy altamente targettizzato sulla base di prodotti che, già di per sé, sono ideati e confezionati per una clientela dai canoni ben precisi. Brandy Melville, famoso marchio italiano di abbigliamento per adolescenti, dopo il suo arrivo negli Stati Uniti avvenuto 5 anni fa, oggi sta conquistando sempre più il vasto pubblico delle giovanissime ragazze americane, che già riconoscono nella firma il nuovo leader del teen retail.
Il marchio si identifica in un’unica brevissima espressione: One size fits most. È questa infatti l’idea chiave che ruota intorno al brand sulla falsa riga di quanto aveva già iniziato a fare qualche anno fa Abercrombie & Fitch, storico leader del teen retail firmato USA. Gonne, shorts, jeans e abiti tutti rigorosamente taglia small, nessuna chance neanche per chi, come la maggior parte delle adolescenti americane e non, indossa una taglia media.
Ritorna allora la volontà di affermare un canone di bellezza elitaria, non alla portata di tutti, a cui accedere deve essere un privilegio, quasi una vittoria, se non fosse che stiamo parlando del semplice acquisto di un capo di abbigliamento. Il successo delle loro campagne marketing è dovuto alla capacità di aver saputo creare un mito in cui milioni di adolescenti hanno potuto identificarsi.
Ragazze dai biondi capelli lunghi e dalle gambe magrissime popolano infatti il profilo Instagram del brand. Alcune di loro sono modelle professioniste altre invece, all’incirca una ventina, fanno parte del focus group che giornalmente lavora sugli street outfit postati sull’account. Bellissime ragazze della porta accanto, un tempo sconosciute al popolo di Instagram, che da quando hanno iniziato a collaborare con Brandy Melville, hanno acquisito moltissima notorietà e oggi contano sul noto social network almeno 20.000 followers ciascuna.
E nonostante le critiche che da più parti vengono mosse nei confronti del brand a causa della magrezza ostentata, la sua strategia è stata vincente perché ha saputo entrare nel mondo delle adolescenti attraverso i social network creando un profilo instagram fatto di outfit e richiami alla spensieratezza dell’adolescenza, spingendosi così ben oltre la semplice promozione dei capi di abbigliamento.
Brandy Melville è entrato nel loro quotidiano di selfies nel camerino e miti siliconati, offrendo loro scatti di altre ragazze giovani come loro, bellissime, ma che la mattina si svegliano ugualmente per andare a scuola. Poco trucco, capelli perfetti ma che fingono di non esserlo, sorrisi e abbigliamento casual: la riproduzione di un mondo a portata di sedicenne. La conferma che la differenza tra ciò che è fashion e ciò che diventa moda la fa tutta la capacità di mettersi al livello delle clienti.