La scorsa domenica, 1 ottobre, 2.2 milioni di abitanti della Catalogna si sono recati alle urne per decidere il loro destino in merito all’indipendenza dalla Spagna. La sera stessa sono arrivati i risultati: il 90% di tutti coloro che hanno votato, si è dichiarato favorevole a voler separarsi dalla Nazione.
Il clima in cui sono svolte le votazioni non è stato però il migliore: circa 850 persone sono state ferite a colpi di manganellate dalla polizia statale. Il Premier spagnolo, Mariano Rajoy, accusato di aver adottato metodi non del tutto leciti per reprimere l’agitazione, ha dichiarato che non c’è stato alcun referendum nella giornata del 1 ottobre, segno della sua avversione nei confronti del referendum. Al contrario, il Presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, ha affermato di voler presentare presto la domanda di indipendenza al governo.
Ma cosa potrebbe succedere se la regione si dichiarasse indipendente?
Secondo la banca olandese ING, la scissione della Catalogna dalla Spagna, sopranominata Catalexit, potrebbe portare a un periodo di profonda instabilità simile, se non addirittura peggiore, a quello conseguente la Brexit.
Se infatti questa mossa da una parte preserva la cultura e le usanze della Catalogna, dall’altra va a intaccare l’economia della regione. Non a caso, il 62% dei catalani ha dichiarato di essere preoccupato per le sorti della regione, mentre solo il 31% ha affermato di essere emozionato.
Inoltre questa situazione non solo potrebbe portare un danno all’economia catalana ma anche a quella europea. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, il processo di scissione potrebbe innescare una reazione a catena e incitare la frammentazione degli Stati Europei. E molto probabilmente, porterebbe anche alla fine della moneta unica.
Di fronte a questa situazione, Bruxelles non rimane in silenzio e lo stesso Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato l’illegalità del processo. Successivamente ha anche affermato che la Commissione non si intrometterà negli affari spagnoli ma ha invitato le due parti al dialogo.
Le parole del Presidente mirano soprattutto a salvaguardare l’economia europea. La Catalogna, infatti, non solo detiene un quinto del PIL del Paese ma un’ipotetica separazione causerebbe danni alla stessa Europa in quanto negli ultimi 3 anni ha realizzato il 70% degli investimenti nella Regione Iberica.
Ad oggi, non si possono ancora calcolare gli effetti reali che potrebbe portare una simile decisione. Non ci resta che attendere i prossimi riscontri.