Sono uscite da alcune settimane delle indiscrezioni sulla prossima rivoluzione targata Cupertino, la Apple Car. Complice il successo delle varie Tesla Model S, Opel Ampera, BMW i3 e Nissan Leaf, sembra che Apple non voglia farsi cogliere impreparata nella prossima frontiera dell’innovazione, ossia l’auto elettrica. L’azienda produttrice di batterie A123, ormai fallita, ha infatti accusato pubblicamente i californiani di aver effettuato una vera e propria opera di “bracconaggio” sui propri ingegneri, spingendoli ad unirsi al team segreto che molto probabilmente sta lavorando ad un “Mela Prototipo”.
L’interesse di Cupertino per il reparto automotive non è affatto una novità: Apple già collabora con svariate case automobilistiche per CarPlay, un display perfettamente integrabile con l’iPhone che permette di fare chiamate, ascoltare musica e scrivere SMS stando comodamente seduti al volante. Proprio la collaborazione con BMW, Alfa Romeo e Toyota potrebbe aver spinto i piani alti del colosso fondato da Steve Jobs ad analizzare i trend del mercato dell’automobile e a creare un prodotto competitivo e geniale. Tesla Motors, una casa automobilistica creata dal nulla e che dopo 10 anni aveva già superato FIAT in termini di capitalizzazione di mercato, è sicuramente un esempio da seguire, ma considerando che il periodo medio di sviluppo di una nuova auto è circa 7 anni, ci sono forti dubbi sul tipo di tecnologia che Apple userà nel comparto batteria.