Nata a Torino, classe 1984, Eleonora Carisi è la più vulcanica e creativa tra le influencer italiane. Oltre a curare le foto del suo profilo Instagram, che oggi vanta quasi 600mila follower, la ragazza piemontese ha tempo anche per gestire il suo blog Jou Jou Villerouy, fondare un’agenzia di web strategies, Grumble Creative, prender parte a campagne per Louis Vuitton e viaggiare, tanto. Da Parigi a Londra, infatti, Eleonora siede sempre in prima fila alle più importanti sfilate, di ogni stagione, di ogni stilista. Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con lei e di farci raccontare la sua vita sempre in movimento.
Quando nasce la tua passione per la moda?
“La mia passione per la moda nasce molto tardi nonostante abbia iniziato a lavorare come commessa per un negozio di abbigliamento a Torino quando avevo soli 15 anni. Non mi definirei un’appassionata di moda, piuttosto una persona a cui piace giocare ogni tanto con i vestiti e il mondo attorno a essi”.
Dopo aver studiato Marketing e Comunicazione allo IED di Milano, hai inaugurato nel 2006 You You Store, una piccola boutique a Torino. Nel 2010 nasce invece Jou Jou Villerouy, il tuo blog. Perché creare un’appendice della tua boutique sul web?
“Sentivo che in quel momento c’era bisogno di raggiungere un bacino di utenze più grande. Nella mia boutique molte erano le creazioni di designer emergenti, non solo italiani, ma provenienti da paesi diversi: l’unico mezzo per farli conoscere a tutti era il web. Così cominciai con Myspace e alla fine creai un vero e proprio blog”.
Quando e come hai capito che Jou Jou Villeroy poteva effettivamente diventare un lavoro?
“Con qualche meeting a Milano e ascoltando i pareri di persone appartenenti al settore, ho capito che il mio blog stava crescendo. Lo scrivere per un famoso magazine italiano mi ha aiutato tanto, molte sono state le proposte lavorative che ho ricevuto in seguito. La cosa soprendente era che potevo mettermi in gioco, sia come Eleonora che come Jou Jou Villeroy”.
Quali sono gli aspetti della tua vita e del tuo armadio che preferisci raccontare sul blog?
“Preferisco non raccontare fatti personali. Scrivo piuttosto cercando di mantenere un taglio che sento mio ma con immagini di campagne che scatto o viaggi che faccio. Non mi definirei una fashion blogger, gli argomenti che tratto vertono più sul lifestyle che sulla moda.”
Quali sono, invece, i progetti e gli obiettivi finora raggiunti di cui vai molto fiera?
“Essere diventata una vera e propria imprenditrice, esser stata il volto di alcune campagne e aver ricoperto il ruolo di creative director per altre”.
Da poco hai lanciato Grumble Creative, un’agenzia di creazione di contenuti e web stategies. Come nasce Grumble Creative?
“Grumble Creative nasce dall’esigenza di creare un percorso creativo più strutturato: significa che non sono più sola, ma che ci sono altre persone al mio fianco, pronte ad aiutarmi in quei campi a me sconosciuti. Sono felice di aver intrapreso questa avventura, ci sta portando molto lontano!”.
Oggi scrivi per Gioia, collabori con brand importanti come Louis Vuitton, Valentino e Tom Ford, crei capsule collection per grandi aziende, Zalando e Patrizia Pepe alcuni nomi. Come si vede, invece, Eleonora Carisi tra cinque anni?
“Tra cinque anni, se non dovessi intraprendere la carriera di attrice, mi vedo come una brava creative director”.
Hai mai pensato di creare una tua linea, una maison che porti il tuo nome?
“Ho già una linea creata nel 2009 che sia chiama What’s Inside You. Una collezione purtroppo abbandonata perché non ho trovato le persone giuste che credevano in me come volevo”.
Quali i consigli che ti senti di dare a chi, come te, vuole intraprendere una carriera nel web?
“Che ormai è tardi. Le nuove frontiere sono quelle legate a giovani che vogliono inventarsi un lavoro nuovo, creare delle connection e utilizzare il web solo per condividerle con il mondo. Il blogging è oramai il passato”.