Lunga, corta, con numeri, caratteri speciali e almeno una lettera maiuscola. Nell’era dell’hackeraggio 2.0, trovare una password che garantisca l’inaccessibilità ai nostri documenti risulta essere sempre più difficile. Certo è che noi, per tutelarci, non ce la mettiamo nemmeno tutta, scegliendo il più delle volte parole diffuse di senso comune o combinazioni di numeri davvero molto semplici.
A testimoniarlo è uno studio effettuato da Splashdata, che ogni anno stila la classifica delle 25 password più utilizzate nel mondo nell’anno appena concluso. Basta dargli un’occhiata per capire che non bisogna essere necessariamente Edward Snowden per violare la privacy di qualcuno.
Ma quali sono i consigli utili per non rischiare di incappare nel 2016 negli stessi errori? A suggerirceli è lo stesso Splashdatya, che ci segnata tre semplici trucchi: