Ogni minuto vengono caricate circa 60 ore di video su YouTube. Ogni giorno vengono visualizzati oltre 4 miliardi di video. Ogni mese su Youtube vengono guardati oltre 3 miliardi di ore di video. Nel 2011 Youtube ha registrato più di 1 trilione di visualizzazioni, pari a quasi 140 visualizzazioni per ogni persona sulla terra. Un mare di contenuti, insomma, nel quale distinguersi è praticamente impossibile: infatti solo lo 0,01% del totale si diffonde nella rete raggiungendo 1 milione di visualizzazioni nella prima settimana, diventando virali. Una percentuale che non rende giustizia agli investimenti in pubblicità video online in costante aumento, e che entro il 2016 arriveranno a toccare la cifra di 10 miliardi di dollari. Da qui la necessità di affiancare all’investimento anche dell’ottima qualità video in grado di raccontare il brand coinvolgendo l’utente e convincendolo che il contenuto meriti la condivisione.
All’Università Cattolica di Milano ne abbiamo parlato con Michele Ghedin, Community Manager presso Zooppa Italia, una piattaforma globale nata nel 2007 all’interno dell’incubatore di imprese H-Farmventures, che mette in contatto video/foto/project maker e grossi brand attraverso il lancio di contest online.
Riprendendo il libro scritto da Andrea Febbraio, Dario Caiazzo e Umberto Lisiero, edito da Fausto Lupetti, “VIRAL VIDEO”, abbiamo attraversato la dimensione virale dei video alla scoperta delle 7 regole che sanciscono il concetto “Content is King, Distribution is Queen”:
I brand, attraverso la giusta combinazione di queste regole, e di altre tecniche e metodologie, riusciranno a stupirci?