Li avevamo conosciuti circa un anno fa quando Andrea Marino, cofondatore di Praesto, ci aveva rilasciato un’intervista per spiegarci come dei ragazzi neoimprenditori stessero lavorando a una startup nell’ambito food.
Oggi, fresca di un’esperienza d’incubazione a SpeedMiUp, il nuovo Business Incubator dell’Università Bocconi in partnership con il Comune e la Camera di Commercio di Milano, Praesto è pienamente operativa e sta iniziando il suo primo periodo di crescita a livello locale.
L’app, disponibile per i dispositivi iOS e Android, permette agli utenti di prenotare online i pasti ai ristoranti prima di arrivare, in modo da ridurre drasticamente o persino cancellare i tempi di attesa per i clienti, e allo stesso tempo da permettere anche agli esercenti di raccogliere più ordini e organizzare meglio le prenotazioni dei piatti.
Un’idea nata sulla base di un problema quotidiano assieme alla considerazione che il settore food ha enormi opportunità di crescita anche grazie al digitale.
Ormai, in tutta la zona Bocconi, che in precedenza era stata usata anche per la fase di test dell’applicazione e che al momento è la principale area di trazione, già 20 ristoranti hanno scelto di aderire alla piattaforma e nella scorsa settimana ben 100 persone hanno ordinato il loro pranzo tramite Praesto.
I numeri iniziali sembrano promettenti, con una crescita mensile di utenti del 50% e una crescita settimanale degli ordini del 30%.
Ovviamente, i ragazzi di Praesto sono pronti a espandere la crescita in altre aree, specie in quelle popolate da professionisti, come ad esempio Assago e Gae Aulenti, e ad accogliere nella piattaforma i ristoranti che vorranno offrire il servizio ai loro clienti.
In fondo l’idea alla base di Praesto è molto semplice, ma in fin dei conti tutte le grandi storie iniziano così.