Lo scorso lunedì, in seguito all’annuncio da parte di Facebook di essere arrivato a generare, grazie ai video, circa 8 miliardi di visualizzazioni al giorno, il canale educativo tedesco Kurzgesagt ha pubblicato un video, della durata di cinque minuti circa, che accusa il famoso social network di “rubare” la grande parte delle visualizzazioni.
Ecco riassunte le principali accuse contenute al suo interno:
– Nel primo trimestre del 2015, 725 dei 1.000 video più visti su Facebook sono stati “rubati” dai creatori di contenuti originali e ri-caricati sulla piattaforma di Facebook. Kurzgesagt ha stimato una cifra che si aggira attorno ai 17 miliardi di visualizzazioni rubate nel periodo.
– Il video dice che la pirateria, o il furto di video, sono fenomeni sempre più frequenti; il che è un male per i creatori di contenuti.
– L’algoritmo di Facebook è stato creato in maniera tale che i video caricati sul suo sistema di riproduzione sono preferibili ai link di YouTube. In altre parole, è molto più probabile trovare un video di Facebook nel tuo News Feed anziché un video di YouTube.
– Kurzgesagt accusa Facebook di utilizzare “trucchi“, poiché sulla piattaforma anche l’avvio di un video in riproduzione automatica e senza audio, che si verifica ogni qualvolta un utente scorre la sua News Feed, conta come una “visualizzazione”. In pratica, la visione di tre secondi di video da parte di un utente conta come una visualizzazione. Al contrario, YouTube conta una visualizzazione quando un utente ha guardato almeno 30 secondi o più del video, e nel caso di video molto brevi se viene visto fino alla fine.
Facebook ha rifiutato di commentare il video Kurzgesagt, ma ha affrontato pubblicamente la questione della pirateria.
La piattaforma ha dichiarato di fare uso di un sistema chiamato Audible Magic per individuare i video che violano il copyright e l’azienda assicura che gli utenti che effettuano violazioni ripetute del copyright potrebbero ritrovarsi con i propri account sospesi. Oltre ad impiegare il sistema Audible Magic, Facebook si è anche impegnato nella costruzione di una tecnologia video che sarà disponibile per un “sottoinsieme di creatori.”
Nel mese di agosto Facebook è stato contestato sulla questione della violazione del copyright dei video dalla celebre stella di YouTube Hank Green, in un post dal titolo “Theft, Lies, and Facebook Video.” In risposta, Matt Pakes, che lavora nel team di Facebook, ha scritto un post sottolineando che non è assolutamente vero che i membri dell’azienda non si preoccupano assolutamente dei creatori di video digitali e che, al contrario, prendono i diritti di proprietà intellettuale molto sul serio. Ha spiegato che le persone tendono ad interagire un po’ meno con i video non nativi e che il conteggio dei tre secondi di visualizzazione del video segnalano a Facebook che gli utenti non stanno semplicemente scorrendo la homepage ma hanno manifestato l’intenzione di guardare quel determinato video.
Tuttavia, la pirateria rappresenta ancora chiaramente un problema su Facebook, e per questo motivo molti creatori di contenuti di primo piano e dirigenti stanno manifestando il loro sostegno in favore del video di accusa pubblicato da Kurzgesagt, condividendolo anche su Twitter.