Ferrero alla Conquista del Business Dolciario Americano

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Fino al 2014, il gruppo Ferrero con le sue società affiliate si è concentrato sullo sviluppo aziendale limitandosi alla crescita organica dell’azienda. Negli anni a seguire la società, nata ad Alba nel 1946, ha cambiato direzione acquisendo prima il gruppo turco Oltan, tra i leader mondiali nella produzione e commercializzazione della nocciola, seguito nel giugno 2015 dall’acquisizione di Thorntons, una delle più note case dolciarie della Gran Bretagna. Infine, nel dicembre 2016, è stato il turno della belga Delacre, azienda di biscotti gourmet.

Circa l’85% del fatturato dell’azienda (che è di circa 10,3 miliardi) è realizzato nei mercati esteri e gli Stati Uniti rappresentato oltre un quinto del mercato dolciario mondiale. Ferrero è sbarcato negli USA nel 1969 con le caramelle Tictac ed ha ottenuto la notorietà soprattutto grazie alla Nutella e alle praline Ferrero Rocher. Nel 2017 l’azienda decide di focalizzarsi sul mercato americano: a marzo annuncia un accordo sull’acquisizione di Fannie May, il produttore statunitense di cioccolato di alta qualità dei marchi Fannie May e Harry London, mentre ad ottobre una società affiliata acquisisce Ferrara Candy Company, il terzo produttore americano di prodotti dolciari non cioccolatieri. L’azienda è specializzata in chewing gum, caramelle, prodotti stagionali e snack alla frutta e il portafoglio di marchi comprende Trolli, Brach’s e Black Forest.

Il 17 gennaio scorso Ferrero ha infine confermato l’acquisizione del business dolciario statunitense di Nestlé per 2,8 miliardi di dollari in cash. L’accordo comprende più di venti storici brand americani estremamente conosciuti, che lo scorso anno hanno registrato vendite di circa 900 milioni di dollari, tra cui i marchi di cioccolato Butterfinger, BabyRuth, 100Grand, Raisinets, Wonka e il diritto esclusivo sul marchio Crunch negli USA, e brand di caramelle come SweeTarts, LaffyTaffy e Nerds. Ferrero acquisirà anche gli stabilimenti produttivi di Nestlé a Bloomington, Franklin Park e Itasca, in Illinois, con i dipendenti collegati alla divisione dolciaria, e continuerà ad operare attraverso gli uffici di Glendale, in California, e le altre sedi proprie in Illinois e in New Jersey. La transazione non ricopre i prodotti da forno Nestlé Toll House, un brand strategico in crescita che la compagnia continuerà a sviluppare, né il brand globale KitKat, che l’azienda si impegna a far crescere nei prossimi anni.

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“Questa mossa permette a Nestlé di investire e innovare in una serie di categorie in cui si vede in forte crescita in futuro e di tenere posizioni di leadership, come nella cura degli animali domestici, nell’acqua in bottiglia, nel caffè, nei pasti surgelati e nell’alimentazione infantile” dichiara il CEO del colosso svizzero, Mark Schneider. Nestlé, dopo aver annunciato l’intenzione di valutare diverse opzioni strategiche per il gruppo USA nel giugno 2017, ha assunto il controllo della catena di caffetterie Blue Bottle in settembre e a novembre ha acquistato il brand di caffe di prima qualità Chameleon Cold-Brew.

Ferrero diventa, dopo questo accordo, il terzo produttore di cioccolato negli USA, dietro Mars e Hershey’s, che aveva contattato Nestlé per l’acquisizione come anche altri fondi di private equity. L’azienda italiana ha però avuto la meglio e testimonia così il suo impegno alla crescita.

“Siamo entusiasti di aver acquisito il business dolciario di Nestlé negli Stati Uniti d’America, che porta con sé un portafoglio eccezionale di marchi iconici ricchi di storia e di grande riconoscibilità.” Ha dichiarato Giovanni Ferrero, Presidente esecutivo del gruppo. “Ciò, combinato con l’attuale offerta Ferrero sul mercato americano, incluse le aziende recentemente acquisite Fannie May e Ferrara Candy Company, garantirà una gamma sostanzialmente più ampia, un’offerta più vasta di prodotti di alta qualità per i consumatori di snack al cioccolato, caramelle, dolciumi e prodotti stagionali da ricorrenza, oltre a nuove entusiasmanti opportunità di crescita nel più grande mercato dolciario del mondo. Non vediamo l’ora di accogliere il talentuoso team di Nestlé in Ferrero e di continuare a investire e far crescere tutti i nostri prodotti e marchi in questo mercato strategico e attraente”.

“Il nostro impegno nel trasferire valore ai consumatori e ai clienti nordamericani sarà ulteriormente rafforzato dall’arrivo nel nostro portafoglio di brand così potenti del confectionery e del mercato del cioccolato”, afferma Lapo Civiletti, CEO del Gruppo Ferrero.

Nel chiudere l’operazione Nestlé è stata affiancata da Goldman Sachs mentre Credit Suisse Securities, Davis Polk & Wardwell LLP e Lazard sono stati consulenti di Ferrero.

 

Chiara Sartorelli