Come ogni anno GEI, l’Associazione italiana degli economisti di impresa, ha partecipato al Festival dell’Economia di Trento, con un convegno dal titolo “La filiera delle scienze della vita: evoluzione e impatto sul sistema sanitario”.
Il convegno, presieduto da Massimo Deandreis (presidente GEI e Direttore SRM), ha esaminato alcune caratteristiche dell’offerta e della domanda del comparto scienze della vita, al cui interno l’Italia “rappresenta una piattaforma produttiva al servizio degli altri paesi europei” – ha evidenziato l’economista industriale Alessandra Benedini, mentre Eugenio Aringhieri, presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, ha presentato i fattori di forza delle imprese del farmaco in Italia sottolineando l’importanza di un quadro regolatorio “favorevole all’innovazione, che può premiare le strategie di crescita delle aziende. Che sempre più investono in Ricerca e Sviluppo, con diversi casi di eccellenza internazionale”.
Del resto, Cipolletta, presidente AIFI, ha sottolineato nei saluti introduttivi che gran parte dei dispositivi medici sono ormai impregnati di tecnologie digitali e quindi pronti a recepire l’integrazione uomo-macchina che sarà offerta dalla prossima rivoluzione di industria 4.0, con la forza della manifattura italiana basata “su un tessuto produttivo dinamico, che ha saputo trovare spazi sui mercati internazionali”, come ha indicato Stefania Trenti, economista d’impresa dell’ufficio studi di IntesaSanpaolo.
“In un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione, le innovazioni tecnologiche giocano un ruolo rilevante per innalzare il benessere della popolazione e, se ben utilizzate, possono anche dare un contributo al miglioramento dell’efficienza dei sistemi sanitari” ha commentato Massimo Deandreis, in conclusione dei lavori.