Pennelli, tempera e tavolozza non sono gli unici strumenti che permettono di fare arte. Kiana Underwood ne è la dimostrazione: la floral designer di San Francisco riesce infatti a utilizzare fiori, frutta e verdura per creare delle composizioni che lasciano tutti a bocca aperta, tanto belle da ricordare le famose tele di Matisse e Monet. Il talento di Kiana è stato colto non solo dalle più celebri riviste americane, da Brides a Elle Décor, ma anche dai tanti utenti (circa 250mila) che hanno deciso di seguirla su Instagram. Abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con la famosa fiorista d’oltreoceano per farci raccontare come nasce il suo business Tulipina e tanto altro ancora.
Quando nasce la tua passione per i fiori?
“La mia passione per i fiori nasce in giovane età, quand’ero bambina trascorrevo molto tempo con mio nonno nel suo giardino. Abbiamo sempre avuto fiori freschi in casa, a mia madre piaceva molto costruire delle semplici composizioni. Insomma, i fiori hanno sempre fatto parte della mia vita”.
Quando hai capito che la tua passione poteva effettivamente diventare un lavoro?
“Dopo l’università e dopo la laurea in Relazioni Internazionali ho incominciato a lavorare nel settore, ma per poco tempo. Io e mio marito abbiamo messo su famiglia, ben 3 figli, e mi sono presa del tempo lontana dal lavoro. Quando i bambini erano abbastanza grandi da poter frequentare la scuola, ho sentito il bisogno di creare uno spazio creativo per me stessa, e tornare alla vecchia professione significava non averne affatto. Erano diversi anni che mi divertivo a creare composizioni floreali per la nostra casa e mio marito un giorno mi ha suggerito di trasformare la mia passione in un vero e proprio business. E così ho fatto.”
Quando hai inaugurato Tulipina?
“Ho avviato la mia attività nel 2011”.
Come descriveresti il tuo stile? Quali le caratteristiche che rendono le tue composizioni floreali uniche?
“Io lo chiamo garden style, penso sia questo il miglior modo di definire la mia visione estetica. Penso che i fiori abbiano un aspetto migliore quando, anche a composizione ultimata, seguono ancora le loro linee naturali, come se fossero stati appena colti dal giardino e sistemati all’interno di un vaso. Uno stile che veniva molto usato nel passato, basti pensare ai dipinti dei più famosi pittori europei del XVII e XVIII secolo”.
Come tieni la tua creatività sempre allenata? C’è qualcosa o qualcuno da cui prendi ispirazione?
“Prendo ispirazione dalla bellezza della natura che si dimostra in maniera diversa per ogni stagione. C’è tanta abbondanza, così tante varietà di fiori in tutti il mondo che mantenere viva la mia creatività è abbastanza facile. Mi piace anche inserire all’interno delle mie composizioni degli elementi inaspettati, dai più strani boccioli alla frutta e alla verdura”.
Quali gli obiettivi finora raggiunti di cui vai fiera?
“Sono molto orgogliosa della società che ho messo in piedi da sola, del rapporto che ho con ogni sposa con cui lavoro e degli international workshop che ho avuto l’occasione di tenere in giro per il mondo: avere l’opportunità di incontrare ed insegnare la mia arte a quante più persone possibili mi rende molto orgogliosa”.
Come hai già detto, hai tenuto dei workshop negli Stati Uniti ma anche in altri paesi come l’Indonesia, l’Italia, il Messico, la Russia e l’Ucraina: com’è stato entrare in contatto con altre realtà e diversi stili di design?
“Avere la fortuna di fare ciò che amo, viaggiare in giro per il mondo e allo stesso tempo incontrare persone che adorano i fiori quanto me è stato fantastico. Gli studenti sono stati magnifici ed è stato affascinante osservare da vicino le varietà più popolari nei differenti paesi. È stato anche divertente fare un tour dei fiorai locali e toccare con mano fiori che difficilmente riesco a trovare negli Stati Uniti. Girare il mondo è uno degli aspetti che preferisco del mio lavoro”.
Piani per il futuro? Progetti che non vedi l’ora di realizzare?
“Ho un libro di floral design in uscita per la primavera del 2018, penso che sarà una bellissima esperienza e spero venga accolto con interesse”.
Quale il tuo fiore preferito? Perché?
“La Gardenia. Sono affascinata dalla delicatezza e dalla femminilità che esprime. Il suo aroma, poi, è paradisiaco”.