Nel periodo marzo-maggio 2020, a seguito dell’adozione di una serie di misure da parte del Governo nel tentativo di contenere il contagio da Covid-19, agli italiani è stata imposta una forte limitazione negli spostamenti.
Infatti, essi erano consentiti soltanto ove giustificati da esigenze di lavoro e di salute ovvero per necessità: di conseguenza, non è stato possibile raggiungere alcuna destinazione al di fuori del Comune di residenza, anche in caso di vacanza già prenotata e pagata.
In alcuni casi, le Compagnie aeree o gli organizzatori non hanno provveduto alla restituzione di quanto già corrisposto, offrendo al cliente lo slittamento del viaggio o, in alternativa, la fruizione di un voucher spendibile entro un certo arco temporale.
Per questo motivo, non appena cadute le restrizioni, uno dei primi pensieri degli italiani è stato quello di ricercare una meta dove trascorrere finalmente alcuni giorni in villeggiatura, in compagnia della propria famiglia o dei propri amici.
Tuttavia, nonostante le riaperture su larga scala, lo spostamento in alcuni Paesi esteri, anche facenti parte dell’Unione Europea, è precluso o è condizionato per i viaggiatori italiani.
In particolar modo, nessuna limitazione all’accesso è prevista tra la fine di giugno e la metà di luglio in Portogallo, Turchia, Olanda, Svezia, Lettonia, Albania, Serbia e Kosovo.
L’ingresso è invece condizionato in Francia, dove dal 15 giugno sono stati aboliti i controlli alle frontiere, essendo semplicemente richiesta un’autocertificazione anti-Covid. Diversamente, in Spagna, Irlanda, Islanda, Regno Unito, Bulgaria e Macedonia del Nord, gli italiani saranno obbligati alla quarantena.
Discorso a parte per la Grecia. Dapprima aveva dichiaratamente chiuso le frontiere ai cittadini italiani, mentre dagli ultimi aggiornamenti, risulta che per i residenti nelle zone a rischio (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) vi è l’obbligo di sottoporsi al tampone e di soggiornare la prima notte in una struttura indicata dalle Autorità greche: in caso di esito positivo, il soggetto dovrà restare in quarantena vigilata per 14 giorni, mentre, in caso di esito negativo, soltanto per 7 giorni. Mentre, per gli italiani provenienti dalle altre Regioni, la procedura di controllo sarà avviata a campione.
Infine, gli italiani non sono attualmente i benvenuti in ben 19 Stati, fra cui Russia, Ungheria, Germania, Belgio, Norvegia, Repubblica Ceca e Polonia.
Un volta selezionata la meta preferita in considerazione dell’attuale situazione, per poter viaggiare in tranquillità e concludere qualsiasi operazione in territorio estero, è consigliato munirsi di strumenti di pagamento autorizzati.
Fra questi, uno dei più diffusi sul mercato è la carta prepagata multifunzione Hype emessa da Banca Sella, completamente gestibile a mezzo dell’omonima app su smartphone, pc e tablet a condizione che siano dotati di un sistema operativo idoneo.
Al fine di completare sul web la procedura di apertura del conto, all’utente è semplicemente richiesta la residenza sul territorio nazionale, nonché la titolarità di un numero di telefonia mobile italiano (per ulteriori approfondimenti su costi ed operatività della carta Hype: http://www.migliorcontocorrente.org/hype.htm).