Tra le varie creature che popolano il nostro pianeta ce ne sono alcune, probabilmente poco conosciute, davvero bizzarre. La loro forma può ricordare gli antichi dinosauri, per certi versi. Il loro colore può essere molto acceso, o addirittura non esistere perché coperto da una selva di pelo molto folto. Quale che sia il loro tratto caratteristico questi animali, spesso rari od esotici, incutono un certo timore. Di quelli che incuriosiscono, senza spaventare troppo. In fondo non si può pretendere di conoscere la natura della fauna presente in ogni angolo del pianeta. Vi proponiamo perciò oggi una rassegna di queste creature, in modo che possiate conoscerle meglio anche voi. Non sapendo, però, se trovarvele di fronte possa fare piacere oppure no.
10. Lucertola dal collare – Clamidosauro
Nota anche con il nome anglosassone di Frilled Dragon, è così denominata per via degli accumuli di pelle riposti intorno al collo e sulle spalle. Quando la lucertola è spaventata, i lineamenti di cartilagine sospingono il collare verso l’alto e istintivamente l’animale spalanca la bocca in atteggiamento aggressivo. Lo scopo è intimidire a loro volta potenziali predatori per fuggire via di corsa sulle quattro piccole zampe di cui sono dotate.
9. Polpo Dumbo – Grimpoteuthis
Il nome di polpo Dumbo deriva dalla conformazione delle piccole orecchie poste alla sommità del corpo, che ricordano quelle del celebre cartone di Walt Disney. Appartiene alla categoria degli organismi bentonici e vive alle profondità subacquee più estreme. E’ la specie più rara tra gli Octopoda, diversamente dalla maggior parte di questi si trova benissimo in ambiente di oceano aperto. Può illuminare il sottile strato di pelle a piacimento.
8. Coniglio d’Angora
Si tratta di una varietà di conigli domestici rinomata per il suo pelo stranamente molto lungo e fulvo. Nel 1700 questo animale era considerato di prestigio tra la mobilità francese e verso la fine del secolo si diffusero in tutta europa. Il pelo può essere, talvolta, tosato o spiumato per via del suo candore e della sua morbidezza.
7. Tigre della Tasmania
Secondo alcuni rapporti ufficiali, si tratta di un animale già estinto. In realtà alcune tracce riconducibili alla tigre della Tasmania sono state rinvenute ancora di recente. Nativa dell’Australia/Nuova Guinea, era il marsupiale carnivoro più conosciuto. I capostipiti della sua specie risalgono al Miocene. Tra le cause della probabile estinzione definitiva vi sono la caccia selvaggia e anche l’arrivo diffuso della razza canina.
6. Ornitorinco – Platynus
Mammifero semi acquatico situato prevalentemente in Australia orientale, è una delle poche specie rimaste a deporre uova invece di dar vita a neonati direttamente. E’ anche uno dei pochi mammiferi velenosi: ha un tratto del suo piede posteriore in grado di rilasciare un veleno doloroso per l’uomo. Il suo becco ad anatra e le sue caratteristiche fisiche ne hanno fatto un importante caso di studio per biologi in tutto il mondo.
5. Narvalo
E’ una specie artica dei cetacei, uno dei due tipi di balena bianca (l’altro è il Beluga). Il tratto saliente del Narvalo maschio è il bastone attorcigliato a spirale che fuoriesce dalla sua mascella superiore. Gli scienziati si sono interrogati a lungo sulla loro zanna: alcuni credono fosse utile a infrangere lo strato di ghiaccio artico in cui erano immersi, altri pensano sia usato per ingaggiare battaglie con in palio una compagna per il Narvalo.
4. Lofiformi – Lophiiformes
Sono conosciuti tra i biologi marini per il loro modo particolare di cacciare, con una protuberanza sopra la testa in grado di fungere da esca. Il resto della sommità è coperto da spine i grado di cambiare direzione. La maggior parte di loro vive in zone oceaniche talmente profonde che il sole non riesce a illuminarle, in questo modo l’esca diventa luminescente e favorisce la cattura.
3. Dragone foglia – Phycodurus eques
Il dragone foglia fu nominato così in memoria del dragone della mitologia cinese. Fluttua come un pezzo di alga in acque marine che sono a loro volta piene di alghe marine. Il camuffato è la sua principale tecnica di difesa, appunto, avendo un corpo ricoperto da simil fogliame. Si trovano in acque tipicamente quiete e molto fredde. Dal 1982 sono sotto protezione del governo Australiano.
2. Kiwa Hirsuta
Si tratta di un crostaceo scoperto nel 2005 nell’oceano Pacifico del sud. Questo decapode è noto per la massa di peli chiari che ricopre le gambe e parte del fusto. Non a caso, dalla sua scoperta, in molti lo hanno chiamato “Yeti Crab”. Si pensa che i suoi occhi manchino di pigmenti e sia dunque cieco. Si pensa inoltre che sia carnivoro anche se la sua dieta prevede le piccole alghe oceaniche e persino qualche battere filamentoso nascosto tra i folti peli.
1. Celacanti – Coelacanthiformes
Quello dei celacanti è un ordine di pesci che racchiude quelli più antichi noti all’uomo. Imparentati con i tetrapodi e i dipoi, si credeva che fossero estinti alla fine del Cetaceo fino a che qualche specie non fu rinvenuta lungo le coste dell’Africa orientale intorno al 1938. Il loro corpo squamoso e ricco di punti luminescenti favorisce la mimetizzazione.