Il Contratto a Tutele Crescenti: Strumento Inutile o Innovativo?

Fin da tempi remoti, il Diritto del Lavoro italiano si è tormentato circa la disciplina dei cosiddetti rapporti di lavoro a termine e a tempo indeterminato in ragione della consapevolezza di avere a che fare con due tra le  forme contrattuali più rilevanti del contesto giuslavoristico.

Senza la pretesa di entrare nel dettaglio, con il primo, sia nella originale formulazione normativa che nell’ attuale, si è sempre inteso un contratto attraverso cui il datore di lavoro possa soddisfare esigenze organizzative di breve o media durata che risultano necessarie ed ulteriori rispetto alla forza  lavoro stabilmente in uso nella realtà imprenditoriale di riferimento. Con il secondo tipo di contratto, invece, il lavoratore estrinseca le proprie prestazioni lavorative senza un limite temporale, salva poi ovviamente la possibilità per le parti di recedere dal rapporto di fronte alla generale repulsione dei rapporti permanenti da parte del nostro ordinamento.