Il Crowdfunding Salverà l’Editoria dalla Crisi?

goodnight stories for rebel girls

Alcuni hanno un sogno nel cassetto, altri hanno conservato nei meandri della propria scrivania un romanzo, una novella o un racconto che sperano di pubblicare un giorno. Essere l’Hemingway della nuova generazione o la prossima Virginia Woolf è un desiderio recondito di molte persone.

Il mercato editoriale, in questo senso, non è molto d’aiuto: la sua immensa selettività è, da un lato, il tentativo di far circolare libri di qualità, ma dall’altro rischia di demotivare le giovani penne. Perciò, Internet si fa paladino dei talenti da scoprire grazie alle piattaforme di self-publishing, nelle quali la catena del valore del libro si riunisce.

Lo scrittore è anche correttore di bozze, grafico, tipografo, agente e distributore: scommette su se stesso nella speranza di fare jackpot con la sua creazione. Se da un lato l’annullamento della filiera editoriale consente di vedere il proprio libro stampato nell’immediato, dall’altro rischia di immettere nel mercato prodotti grezzi, non raffinati dagli occhi critici degli esperti del mestiere.

Fin qui sembra tutto idilliaco, perfetto. L’unico tassello che manca a completare il quadro è il tintinnante denaro. Come investire senza un capitale? Dove raccogliere il denaro da mettere sul piatto?

Ecco che nascono nuove piattaforme di crowdfunding, i nuovi orizzonti digitali che permettono di promuovere un’idea su internet e raccogliere delle offerte libere da utenti privati finalizzate a finanziare il progetto.

crodfundingIl meccanismo si presta bene alle start-up, appartenenti a qualunque settore, che possono raccogliere fondi per finanziare la propria attività e testare il modello di business direttamente sui potenziali clienti. Perfetto anche per i giovani scrittori che, prima di inviare il manoscritto alle case editrici, lo propongono ai potenziali lettori per raccogliere non solo i loro feedback ma anche le offerte libere. Il self-publishing, in questo modo, si è raffinato: ha eliminato l’autocelebrazione dello scrittore e della sua opera, ha reso la pubblicazione di un libro un’azione sociale.

Il successo o il fallimento si misura in termini di fondi raccolti: solo la percezione di alta qualità e l’originalità fanno sbarcare il lunario. In un’ottica più ampia, le campagne di crowdfunding danno la possibilità di attirare l’attenzione delle case editrici e creare insieme a loro delle partnership strategiche. Il libro rimane sempre in capo allo scrittore, che si fa anche imprenditore oppure trova il supporto di alcune start up: l’editore offre le sue risorse per comprare i diritti di traduzione o di distribuzione nelle librerie.

kickstarterPerciò, si può facilmente immaginare che il crowdfunding non sia un semplice fenomeno in voga al momento per apparire innovativi, ma è un vero e proprio canale che si è insediato nel tradizionale mercato del libro. A titolo esemplificativo, Kickstarter, il più celebre sito di crowdfounding del mondo, ha permesso il finanziamento di oltre 2 mila progetti editoriali nel 2015: numeri che lo collocano al vertice del podio, sopra le quattro case editrici più grandi del mondo (Penguin Random House, Harper Collins, Hachette e Simon & Schuster).

Tuttavia, potrebbe sorgere naturalmente la critica “È facile mostrare questi numeri, ma la qualità?
A questo si può rispondere facilmente, con tre casi editoriali che stanno facendo parlare tutto il mondo.

Partiamo da un best seller indiscusso che nasce oltre duemila anni fa: la Bibbia. Adam Lewis Greene, autore di Bibliotheca, è in assoluto il progetto di crowdfunding che ha battuto ogni record di donazioni: oltre 1,44 milioni di dollari da circa 15 mila persone nel 2014. L’autore ha creato una versione in cinque volumi della Bibbia, per rinnovarla e donarle un aspetto da “classico della letteratura”. Bibliotheca offre, quindi, un’alternativa unica e originale che permette al lettore di assaporare la Bibbia sia come testo sacro che come opera d’arte letteraria.

Tra le opere originali, i casi più eclatanti fanno parte dell’editoria per i più piccoli, che dà l’opportunità di integrare il lavoro grafico con le tecnologie digitali e un contenuto editoriale.
Il vincitore è la creazione di due giovani imprenditrici italiane, Elena Favilli e Francesca Cavallo, fondatrici della startup Timbuktu. Il libro, dal titolo “Good Night Stories for Rebel Girls”, raccoglie le biografie di cento donne illustri della storia raccontate come favole della buonanotte per il pubblico delle piccole donne.

Cappuccetto Rosso e Biancaneve prendono, così, una pausa dalle scene e lasciano il palcoscenico alla Regina Elisabetta I e a Marie Curie. Il progetto ha superato il milione di dollari in soli 140 giorni di campagna con 20 mila donatori provenienti da 71 Paesi. Grazie al successo ottenuto, Timbuktu è stata contattata da tutti gli editori per i diritti di traduzione (il libro al momento è disponibile solo in inglese), ma sta ancora vagliando le offerte.

Infine, merita una menzione d’onore il progetto di Linda Liukas, autrice di “Hello Ruby”, che ha raccolto 185 mila dollari da oltre 4 mila donatori in soli venticinque giorni di campagna. La sua opera si rivolge a tutti i bambini di età compresa tra i quattro e i sette anni: lo scopo è insegnare le basi della programmazione attraverso le avventure di Ruby, una bambina con una fervida immaginazione.

Hello RubyUna favola insolita, ma estremamente attuale. Come spiega l’autrice stessa, i codici di programmazione sono la letteratura del ventunesimo secolo.

A suo avviso, è fondamentale spiegare alle nuove generazioni le potenzialità del codificare nuovi software: se apparentemente è una cosa da NERD, in realtà è un linguaggio come un altro per esprimere creatività e applicarla nella pratica.

Si tratta di un progetto editoriale interattivo che fa crescere i bambini di oggi, sempre più intrattenuti dallo schermo di un tablet che da un pallone da calcio, consapevoli di ciò che hanno in mano e di quanto dei semplici 0 e 1 (il codice binario di programmazione) possano portarli lontano.

Se il crowdfunding continua a legittimare la sua presenza nel mercato attraverso le sue opere originali, c’è la speranza di sconfiggere la crisi profonda che sta attanagliando l’editoria.