“il Debito è Nostro ma il Problema è Vostro!”: L’Ipotesi Grexit a 40 Anni dalla fine di Bretton Woods

Poco dopo la fine di Bretton Woods, avvenuta nell’agosto del 1971, il segretario del tesoro americano John Connally fu inviato in Europa per riferire un’ambasciata pacata e affabile. Quello che Connally voleva dire, al di là del dovuto formalismo, e’ che siccome il dollaro era stata fino allora una valuta di riserva e cioè l’unico strumento globale di scambio, la fine di Bretton Woods non sarebbe stata un problema dell’America ma dei paesi (principalmente europei e Giappone) che detenevano dollari e che d’ora in poi avrebbero dovuto accettare un’anarchia monetaria imperniata sulla svalutazione e su costi energetici sempre più’ alti.

connally76

In altri termini, il concetto espresso era del tipo: la valuta è nostra ma il problema è vostro! Giova ricordare che l’accordo di Bretton Woods prevedeva la conversione dei dollari in oro al prezzo stabilito di 35 dollari l’oncia e l’introduzione di cambi fissi tra le principali valute e che alla sua disintegrazione si giunse a seguito delle costanti insofferenze europee nei confronti delle politiche statunitensi che avevano portato, soprattutto a causa della guerra del Vietnam, le passività ad oltre 70 miliardi di dollari a fronte di solo 12 miliardi di riserve auree.