Si chiama Prisma ed è una delle app più scaricate degli ultimi mesi. Sviluppata dalla Prisma labs inc. l’applicazione, disponibile dallo scorso giugno negli store online (attualmente solo per iOS, Android rilascerà la versione entro fine mese), ha fatto breccia nel cuore degli utenti grazie alla sua capacità di trasformare semplici foto in autentici ritratti artistici.
La sua viralità, garantita dalle condivisioni su social network come Instagram, Twitter e Facebook, ha aumentato la cassa di risonanza attorno alla quale si sta diffondendo il fenomeno.
A differenza di alcune applicazioni che utilizzano semplicemente filtri di luce e colore per le immagini, Prisma si distingue grazie all’utilizzo di una combinazione di reti neurali e intelligenze artificiali, utili per prendere a modello gli stili degli artisti più famosi e combinarli con le foto degli utenti.
Inutile negare che l’applicazione abbia generato scompiglio tra professionisti del mondo del graphic design e illustratori. Anche se la qualità del lavoro di chi opera con l’ispirazione e la creatività e non con gli algoritmi è tutta un’altra cosa, i risultati, come si può osservare cercando sui principali social l’hashtag #prisma, sono davvero straordinari.
E a chi pensa che Prisma finisca qui, restando solo un fenomeno del momento, è la stessa società a rispondere dalle pagine di The Next Web: l’applicazione conta di implementare al più presto la stessa funzione anche per i video.
Un upgrade simile potrebbe ripercuotersi anche sul mondo cinematografico. Basti pensare ai film Waking Life e A Scanner Darkly, entrambi del regista Richard Linklater. Film che hanno fatto degli effetti cartonati il loro punto di forza.