“Il Pagante”: tra Talento e Strategia, Ecco il Modello di Business che Ha Stregato la Warner

Primo passo: cosa fare con i primi soldi in tasca. Voi quanti ne avete reinvestiti?

"Partendo dal presupposto che la nostra bussola è sempre stata la qualità del prodotto offerto, fin dai primi ricavi abbiamo reinvestito circa il 50% del profitto per continuare a migliorarlo. Abbiamo sempre preferito prenderci il nostro tempo; non è un caso che #Sbatti, un altro dei nostri cavalli di battaglia, sia arrivato a distanza di quasi un anno dal brano precedente rappresentando il salto di qualità dal punto di vista economico. Da quel momento abbiamo scelto di dedicare tempo e denaro a questo progetto in maniera seria".

Sbatti

Su cosa avete puntato in particolare?

"Il ricavato finiva per finanziare tre canali: la produzione della base musicale, la produzione del video e la comunicazione in senso più generale, vale a dire la sponsorizzazione del prodotto e la veicolazione mirata sui social network. Lì abbiamo cercato di dare un posizionamento specifico che rispondesse alle esigenze dei fan con diverse forme di intrattenimento in accompagnamento alle canzoni. Format diversi, variegati e innovativi, anche per assecondare l'espansione in tutta Italia".

Prima del boom di quante risorse potevate disporre?

"Praticamente nulla: abbiamo sempre coperto tutto noi senza alcuno sponsor né investitore, anche perché l'iniziativa non è nata con spirito imprenditoriale, e anche per questo agli inizi si andava al risparmio. La storia è cambiata coi primi ricavi e la differenza si è vista subito".

Quale è stata la vostra arma vincente? Dove finisce la fortuna e inizia il valore?

"Noi dimostriamo ancora di essere tra i pochi capaci di coinvolgere davvero l'adolescente e il giovane entrando nella sua quotidianità, trasformandolo nel protagonista dell'intero sistema e mettendolo in rapporto al suo divertimento, al suo sabato sera. Tutto parte con un trend, una moda, ma è proprio da lì che serve applicare una strategia. Scegliere di programmare i brani su base plurimestrale, per esempio, è stata una scelta di fondo per garantire qualità e sventare il rischio di "bruciarsi". Così hai il tempo di fare presa sul pubblico, attendere che il brano prenda piede e sfrutti il proprio potenziale".