La Mappa degli Omicidi che Mostra Quali Sono i Paesi più Pericolosi del Mondo

Igarapè, think tank brasiliano,  ha realizzato una mappa interattiva globale davvero particolare. Si chiama Homicide Map e il nome dice di per sé già tutto. La mappa, incrociando i dati rilasciati dall’Onu e le statistiche dei rispettivi governi,  svela il numero di omicidi paese per paese. Tutto in modo molto dettagliato. Si possono infatti vedere l’anno in cui è avvenuto l’omicidio, età e sesso della vittima e tipo di arma utilizzata. Analizzando i dati, si scopre inoltre come un terzo degli omicidi (450 mila in tutto il mondo) avvenga in America Centrale, Sud America e Caraibi, nonostante in queste zone abiti appena un decimo della popolazione globale. Se si va più nello specifico notiamo come i paesi dove si consumano più omicidi siano El Salvador, Venezuela e Brasile.

Robert Muggah, founder del thing tank brasiliano, in una relazione apparsa sul sito Igarapè, ha spiegato che la violenza tende a concentrarsi in paesi dove la popolazione è molto giovane, appartiene ad etnie diverse e vive in uno stato di povertà. L’aumento degli omicidi in queste zone è dovuto soprattutto alla mancanza di un interesse da parte delle autorità locali.

mappa omicidi

Tuttavia la ricerca dimostra come anche in contesti difficili la situazione possa migliorare gradualmente. Grazie ad una maggiore attenzione alla sicurezza pubblica, il tasso di omicidi in città una volta sinonimo di morte (Medellin, Bogotà, San Paolo, Rio de Janeiro, giusto per citarne alcune)  è calato del 60% negli ultimi due decenni. Questo grazie all’inasprimento dei controlli e al coinvolgimento delle comunità locali nei processi decisionali. Una tecnica questa chiamata “hot policing” che sta dando i suoi frutti in Brasile. Basti pensare che il tasso di omicidi a San Paolo si è ridotto dal 42,2% ogni 100,000 abitanti a 13,9 per 100,000 nel 2010. Un inversione di trend che fa ben sperare.