Tutta colpa di un lapsus. O almeno si spera.
Ci riferiamo ai risvolti che ha avuto l’incontro tra il ministro degli esteri polacco Witold Waszczykowski e i giornalisti americani qualche giorno fa a New York, dove il delegato agli affari esteri del governo Szydlo si trovava per ottenere un posto all’UN Security Council a partire dal 2018/19.
Durante un incontro con la stampa, il politico si è detto molto soddisfatto degli incontri avuti con i delegati di oltre 20 nazioni e ha annunciato l’inizio di un rapporto diplomatico con alcuni Paesi caraibici, come il Belize e San Escobar, che, purtroppo per lui e per la Polonia, però non esiste.
A nulla sono valse le parole della sua portavoce Joanna Wajda, che ha prima cercato di mettere una pezza alla gaffe dicendo che Waszczykowski si riferiva a Sain Kitts and Navis, salvo poi ritrattare dicendo che si è trattato di un errore dovuto alla stanchezza per le 22 ore di volo.
Ovviamente, inutile dirlo, a pochi minuti dalla gaffe la macchina social, che non aspetta altro, si è messa in funzione, dando una connotazione virale all’errore del politico.
Ecco quindi spuntare sul web cartelloni pubblicitari pronti a inneggiare la bellezza delle spiagge di San Escobar, tweet riportanti immagini di un’improbabile moneta di stato, pagine Facebook fake della nazione e foto di omaggi alla Polonia per quest’alleanza del tutto inaspettata.
Inaspettata, ricordiamolo, perché lo stato di San Escobar, che sembra la location di una nuova serie tv firmata Netflix, di fatto non esiste.