Le 7 Città Che in Futuro Saranno più Libere dal Traffico

Tra le piaghe della società contemporanea, inutile negarlo, c’è da annoverare quella del traffico. Perenne, interminabile, stressante. Minuti e minuti persi respirando aria insalubre dietro ad altri automobilisti nelle stesse condizioni sperando, per altro, di trovare anche un posteggio al termine dell’agonia. Scenette quotidiane. Presenza fissa per ogni città. Del resto, se ne discute da anni come un’emergenza mica per niente. Non è solo l’aria che si crea ad allarmare ma tutto il contesto urbano, lo stile di vita di chi lo abita, a richiedere un mutamento nelle condizioni. Qualche giunta comunale lungimirante ha trovato strategie tampone in grado, se non altro, di far rientrare le proprie amministrazioni entro i parametri di legge, per non mancare un altro appuntamento con i confronti nazionali. Soluzioni utili solo a breve termine, però. Nulla di procrastinabile o per altri versi davvero risolutivo. Ci sono paesi da prendere a modello per questo, tra i quali quelli scandinavi, interamente costruiti intorno al concetto di cittadino e poi, solo in ultima istanza, di trasporti. E pensare che buttare giù un’idea in materia posa rivelarsi cosa facile per chiunque è invece un errore grossolano. Nel futuro? Speranze, magari illusioni. Qualche città che però ha una possibile via di fuga c’è e si sta già adoperando per realizzarla. Vediamole.

7. Amburgo – Germania

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La città di Amburgo, in Germania, vede problemi di traffico concentrati soprattutto intorno alla zona portuale. Non ha in programma di eliminare le auto dalla rete cittadina ma di creare un network tra parchi e aree verdi in modo che siano raggiungibili tranquillamente a piedi o in bicicletta, limitando drasticamente le quattro ruote.

6. Milano – Italia

2-tram-trafficDa tempo il capoluogo lombardo sperimenta nuove pianificazioni urbane in grado di limitare o escludere parzialmente l’uso dell’auto. L’ultima trovata è uno scambio con la popolazione che entra ogni giorno in città: ai pendolari e a chi lascia effettivamente l’auto fuori dalla cerchia urbana saranno riconosciuti buoni validi per il trasporto pubblico, pari al valore di una corsa in tram o in filobus.

5. Chengdu – Cina

3040634-slide-3-chengduQuello di Chengdu non è un agglomerato urbano vero e proprio ma un complesso satellite in fase di progettazione. La filosofia che ispira il disegno in atto è quella di creare un distretto in cui sia possibile raggiungere tutti i punti di interesse a piedi in un massimo di 15 minuti. Solo la metà delle strade potrà essere percorsa da automobili.

4. Madrid – Spagna

Madrid-traffic-Jesus-SolanaCon l’obiettivo di rendere il centro madrileno interamente pedonale nell’arco dei prossimi 5 anni, la capitale spagnola ha già iniziato a bandire al traffico alcuni punti nevralgici della città. E’ prevista anche un’estensione dell’area pedonale. Solo i residenti potranno usare l’auto, nel frattempo.

3. Parigi – Francia

paris-traffic-1_729-620x349Blocchi del traffico massicci si prevedono nel futuro della capitale francese. Spesso anche qui si sfonda il tetto tollerabile di smog e il traffico imperversa. Sono stati già messi a punto sistemi di targhe alterne ma pare che non sia sufficiente a risolvere il problema. In alcune aree della città, dunque, via del tutto le auto.

2. Copenaghen – Danimarca

a03e738dd93eae4db023862190d6d3ac3ad75f177c6f10ffb5cd86edf114d6b1La capitale danese è sicuramente una delle città più virtuose al mondo nella gestione del traffico. E’ dagli anni ’60 che mette a punto intere aree pedonalizzate. Da allora ha costruito e continua ad espandere intere corsie solo per ciclisti. Le aree free car andranno aumentando e faranno il paio con le oltre 200 mila miglia di piste ciclabili.

1. Helsinki – Finlandia

GettyImages_169256169Abbiamo posto al vertice di questa classifica la capitale della Finlandia perché sta sviluppando un piano di trasporto pubblico urbano evoluto che potremmo definire on demand. Il suo completamento è previsto entro il 2025. Nella speranza dei progettisti, il nuovo sistema dovrebbe rendere totalmente inutile l’utilizzo dell’auto da parte dei cittadini, i quali, se vorranno, potranno acquistare i ticket direttamente a bordo dei mezzi di trasporto pubblico.