Secondo uno studio effettuato da Ipsos Mori, uno degli istituti di ricerca più importanti del Regno Unito e dell’Irlanda, la maggior parte delle popolazioni percepisce e riceve le informazioni in maniera distorta e manipolata. Tali distorsioni della realtà sono causate non solo dall’ignoranza della popolazione, indice secondo il quale l’Italia è risultata essere la peggiore, ma anche dalla strumentalizzazione politica della notizia, utilizzata in modo da analizzare ed omettere informazioni per incrementarne il valore e l’impatto sociale.
Il fenomeno si acutizza là dove partiti politici e politicanti sono fortemente presenti nei mass media nazionali. La qualità delle notizie peggiora durante le campagne elettorali, sia a causa degli interessi in gioco e del coinvolgimento emotivo della popolazione, sia perchè la comunicazione elettorale si basa sulla squalificazione categorica e reciproca degli antagonisti per ciò che riguarda i progetti futuri di governo e i comportamenti tenuti in passato. Il processo che trasferisce la conoscenza è diventato sempre più veloce con l’introduzione delle vie telematiche. Infatti, se in passato quotidiani e giornali portavano i lettori a riflettere sugli argomenti trattati, oggi, con l’incremento dei canali di informazione, si è intensificata la spettacolarizzazione della notizia, spesso neanche raccolta da fonti affidabili e costruita per deduzione.