Marshmallow Games rappresenta uno dei più tenaci tentativi volti a sradicare il precetto culturale per cui la matematica, la fisica e la geometria, siano materie noiose e non possano risultare divertenti se presentate come un gioco con l’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici. Cristina Angelillo e Massimo Michetti, una coppia di ingegneri, e Davide Angelillo, laureato in economia, hanno dato vita ad un progetto educativo basato su un mix vincente tra fiaba e numeri in grado di affascinare i bambini in età prescolare.
Noi di Smartweek abbiamo deciso di raccontarvi i punti di successo di quest’idea che è valsa la selezione, a pochi giorni dal lancio della prima applicazione, tra le migliori app su Apple Store.
Cristina che cos’è Marshmallow Games?
Marshmallow Games è una startup innovativa che si occupa di realizzare applicazioni mobile educative per bambini in età prescolare, tra i 3 e i 5 anni dunque, stimolando l’apprendimento attraverso un mix di gioco e racconti.
Il primo prodotto realizzato in questo progetto è stato “Math Tales: La Fattoria”: un’app che ha riscosso successo fin da subito ed essendo stata selezionata da Apple tra le nuovi migliori app del momento, ha registrato 10 000 download nelle poche settimane successive alla pubblicazione. Questa prima app è tuttora gratuita in quanto vogliamo proporre a genitori e bambini la possibilità di provare l’ esperienza di questo mondo di numeri e fiabe in maniera del tutto gratuita, senza nessun vincolo, sicuri del fascino esercitato dalla grafica accattivante e dallo storytelling sensazionale che li renderanno disponibili ad acquistare le applicazioni successive.
Abbiamo inoltre lanciato una seconda applicazione, “Math Tales: La Giungla”, la quale ha riscosso un ulteriore successo dando una forte dose di sicurezza al team. Entrambe le app fanno parte della saga Math Tales, una raccolta di racconti di matematica attraverso i quali il bimbo impara la matematica utilizzando filastrocche, narrazioni e mini giochi che si alternano in un mix inedito e affascinante. Non esiste nessuna app al momento che focalizzi l’attenzione sull’unione tra mini giochi matematici e racconti fiabeschi che creino una cornice divertente in grado allo stesso tempo di stimolare il senso del ritmo e la memoria.
Tutte le nostre app sono raccontate: una voce narrante accompagna il bimbo in maniera tale che possa giocare/sbagliare da solo senza aver bisogno di una figura di supporto. La voce narrante permette che il bambino non sia completamente alienato dal device. Inizialmente il progetto doveva essere realizzato in modo tale che Math Tales potesse essere utilizzato dai bambini solo in presenza del genitore per sugellare il rapporto tra le due parti ma successivamente, grazie al confronto con diversi educatori, è emersa l’importanza di poter permettere al bambino di giocare anche da solo, per il fatto che la figura genitoriale tende ad inibire la propensione a sbagliare del figlio. È propriamente un’esperienza combinata, ricordandoci che bisogna sbagliare per apprendere.