Muoversi per Crescere: il Vero Valore di un’Esperienza all’Estero

Erasmus

Negli ultimi anni sono sempre di più i giovani che decidono di intraprendere un’esperienza all’estero per arricchire la propria preparazione professionale e, parallelamente, si moltiplicano le opportunità di mobilità attraverso una fitta rete di collegamenti tra le università di tutto il mondo. Ma quali sono i fattori che hanno incentivato la crescita di questo fenomeno? Come sta cambiando il mondo del lavoro e cosa è richiesto ai lavoratori di domani? Quali sono i vantaggi per i Junior Entrepreneur?

I programmi di scambio

Tra i programmi di mobilità più sviluppati e diffusi vi è il programma Erasmus promosso dall’Unione Europea. Lanciato per la prima volta nel 1987, il programma consentì a 3.244 giovani di vivere un’esperienza all’estero. Ad oggi questo programma ha coinvolto 3 milioni di studenti di tutta Europa, docenti, personale universitario e neolaureati. Ogni anno sono circa 300.000 i giovani che aderiscono all’iniziativa (Report Unione Europea luglio 2014), di cui circa il 67% proveniente da lauree di primo ciclo. Tali numeri rendono l’Erasmus uno dei progetti di mobilità internazionale meglio riusciti e uno dei fiori all’occhiello dei progetti unitari europei. Ma non solo, di fronte al successo del programma Erasmus sono sempre di più le università pubbliche e private che in Europa e nel mondo offrono programmi di mobilità ai propri studenti, costruiti attraverso partnership ad hoc che si estendono anche oltre i confini dell’Unione Europea. Un successo dettato dalle conseguenze che le esperienze all’estero hanno sulla vita dei partecipanti: chi parte vede cambiare la propria vita a livello professionale, sociale, culturale nel segno di un Europa più unita.

Un’ottica internazionale per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro

Il valore di un esperienza all’estero risulta innegabile, non solo dal punto di vista del maggiore livello di flessibilità acquisita dagli studenti che ne hanno beneficiato, ma anche per l’immenso potenziale che essa offre a livello di opportunità di networking. Viaggiare aiuta a crescere non solo da un punto di vista accademico, ma anche a livello umano, per cui chi parte costruisce un patrimonio di esperienze ineguagliabile.

Le esperienze fatte, le cosiddette soft skill acquisite, la capacità di guardare la realtà con un’ottica internazionale e di sapersi interfacciare con culture diverse, sono tutti requisiti fondamentali per chi arriva oggi nel mondo del lavoro. Negli ultimi decenni, infatti, la realtà lavorativa è diventata sempre più competitiva e sempre più esigente. Dati raccolti dall’Unione europea mostrano che circa il 64% dei datori di lavoro ritiene che l’esperienza internazionale sia di grande rilevanza ai fini dell’assunzione, mentre più del 92% ricerca conoscenze trasversali quali l’apertura e la curiosità rispetto a nuove sfide, la sicurezza in se stessi, capacità decisionali e di risoluzione dei problemi, la tolleranza verso valori personali e culturali differenti.

Il network delle Junior Entreprise

L’importanza di un’esperienza internazionale è da tempo nota alla realtà delle Junior Entreprise (JE) che negli anni hanno sviluppato, soprattutto in Europa e Brasile, una fitta rete di collegamenti e collaborazioni. E’ il caso di JADE, Confederazione delle JE europee o di Brasil Junior, analoga istituzione per il Brasile.

Le JE, di  cui  JEME Bocconi si  è posta nel  1988 come pioniera in Italia,  operano  come  società di  consulenza, sono a metà  tra un’associazione e un’azienda e, gestite esclusivamente da studenti  universitari, cercano  di  colmare il  gap esistente  tra università  e  mondo  del lavoro. Il movimento include  40.000 studenti, di cui 20.000 in  Europa. In Italia si  contano 10 JE e un numero  in costante aumento di Junior Initiative (fase embrionale di una JE). Il network che ogni singola JE riesce a sviluppare è uno degli asset più preziosi su cui questa può contare nel portare avanti la propria attività professionale e per aumentare le opportunità di crescita e confronto per i propri Junior Entrepreneur. In quest’ottica sono sempre più numerosi i progetti di Partnership stipulati tra le diverse JE che, tra gli altri vantaggi, offrono l’opportunità ai membri dell’associazione di effettuare programmi di scambio che favoriscano la condivisione di esperienze e la crescita comune.

Internazionalità e successo

Il merito delle JE e l’importanza di un’ottica internazionale sono stati riconosciuti anche da Andrea Sironi, rettore dell’Università Bocconi e designato presidente della Borsa Italiana, che nella prefazione di “Un’impresa da universitari. Storia della prima junior enterprise italiana” afferma: “In terzo luogo, l’internazionalità. La Junior Enterprise nasce nelle Grandes Écoles francesi ed è oggi un network esteso nel mondo che consente agli studenti di vivere importanti esperienze professionali in un contesto internazionale. Anche qui vi è piena coincidenza con ciò che la Bocconi è oggi – una università con una forte proiezione internazionale – e con ciò che essa offre ai propri studenti, un’apertura internazionale che li renda cittadini responsabili e professionisti competenti di un mondo globalizzato.”

Dunque, risulta ormai evidente quanto le esperienze internazionali siano importanti per il successo, tanto professionale quanto personale. Il messaggio per studenti e giovani JE è chiaro: bisogna muoversi! Cogliere ogni opportunità e sfruttarla a pieno, non temere la diversità e il cambiamento ma sfidare il diverso e ampliare i propri orizzonti.