Neon Moon: la Lingerie Femminista

Neon Moon: la Lingerie Femminista

“Like the phases of a moon, it changes shape throughout the month but always remains the same celestial being. I like to think that women are similar, we can fluctuate in the shape and size of our boobs and bums, but always remain the same person.” (dal sito di Neon Moon)

Il corpo della donna: un’infinità di forme, taglie e curve uniche e mai ripetibili, in costante cambiamento. Un’eterogeneità che è sinonimo di bellezza, ma anche di insicurezze e frustrazioni. L’idea che le forme femminili debbano secolo dopo secolo, decennio dopo decennio adattarsi al gusto comune (spesso maschile) è ancora forte, nonostante tutte le lotte e le campagne di sensibilizzazione portate avanti al riguardo. La serena accettazione del proprio corpo non appartiene a tutte le donne e tantomeno ad ogni cultura. In modo particolare, i canoni occidentali sembrano cristallizzati in un panorama senza curve o difetti, anche se molto si sta facendo per dare spazio e voce alle donne e ragazze ‘curvy’ (basta guardare gli hashtag #bodypositive e #plussize o #plusSizeAppreciation).

La lingerie e certi tipi di indumenti giocano un ruolo fondamentale in questo circolo vizioso di frustrazione, non-accettazione ed eccessiva mercificazione. Belli, eleganti e attraenti, senza dubbio, ma nascono come indumenti da donna studiati per l’uomo e fatti solo per certe taglie e forme. Sono spesso scomodi, mortificanti, modificano e costringono il corpo femminile allo scopo di essere perfetto, sensuale e standardizzato. La lingerie porta con sé  un immaginario di un certo tipo di donna, che può permettersi di mostrarsi senza problemi.

Da questo concetto nasce Neon Moon, un brand di ‘lingerie’ (da virgolettare perché a questo punto perde senso la parola) femminista, attento alle forme del corpo femminile e alle sue vere necessità: non costringe le curve, le diversità e le imperfezioni, ma si adatta ad esse, con comodità e senza fini sessuali. Un’idea della giovanissima Hayat Rachi, lanciata grazie a Kickstarter.

Il motto è ‘Be Body Positive’: le donne devono tornare ad amare i propri corpi senza vergogna o condizionamenti. Non per niente le due modelle di Neon Moon sono chiaramente non scheletriche, non convenzionali e con tanto di cellulite e peli. Le critiche? Non sono mancate, anche da blogger nostrani, come Pin@ di La Cortese Irriverente e BamboleDiavole: «Hayat Rachi, a parte il ‘femminista’, non crea nulla di nuovo […] All’interno del mercato c’è davvero un’ampia scelta di biancheria intima. Si va dalla biancheria sportiva a quella più particolare in pizzo e merletto, a quella comoda, super comoda, extra comoda. Ma a nessuno è mai venuto in mente di piazzarci sopra un’etichetta», «Trovo discriminante il fatto di pensare di essere meno femminista perché magari una mattina mi alzo e al posto del mutandone di Fantozzi afferro lo slip in pizzo nero», «Non voglio indossare un’etichetta. Il mio femminismo non sta scritto nel reggiseno che indosso».