La storia e la cultura di tutta la Grecia non hanno prezzo, nemmeno se l’acquirente è una delle più grandi case di moda al mondo, Gucci.
Nei giorni scorsi, infatti, la maison italiana aveva presentato alla Commissione Archeologica della Grecia un’offerta molto alta per affittare il sito archeologico dell’Acropoli in occasione di una sfilata: per 900 secondi di passerella e la concessione dei diritti per le riprese, Gucci avrebbe pagato circa 56 milioni di euro alla Commissione.
Ma Atene, anche se al settimo anno di una crisi economica che è costata al Paese ben il 25% del Pil, ha detto no.
ha dichiarato Dimitris Pantermalis, direttore e curatore dello splendido sito archeologico della capitale greca.
Dalla casa di moda di Firenze per adesso sono trapelate poche notizie: è stato confermato l’incontro con le autorità elleniche per discutere di una collaborazione culturale a lungo termine ma nessuna informazione riguardo, invece, la stratosferica cifra di cui tanto parlano i tabloid della penisola ellenica.
Già in passato le Cariatidi e il Partenone erano stati protagonisti di diversi eventi a sfondo commerciale: avevano preso parte a una sfilata di Dior nel 1951, a spot di famose multinazionali come Coca Cola, Lufthansa e Verizon, ed erano stati addirittura utilizzati per un set fotografico di Jennifer Lopez.
Oggi, invece, la Commissione si è dimostrata irremovibile, forse perchè composta da diversi membri rispettosi del passato o forse perchè, anche se cosciente delle difficoltà economiche, la Grecia non è ancora abbastanza povera da mettere in vendita le tradizioni e l’anima del paese.