In molti l’hanno paragonato, per via del suo form factor, ad un iPad con tastiera. Presentato ufficialmente al pubblico durante il Keynote del 9 marzo, il nuovo Macbook cavalca in maniera decisa l’onda del minimalismo e della sottigliezza del profilo. La tendenza all’essenziale viene messa in risalto dal nome stesso del prodotto, il quale si limita semplicemente a “Macbook”, senza abbinare a ciò un’estensione indicativa tipica, sulla falsa riga di “Air” o “Pro”.
Viene subito messo in evidenza il rivestimento in alluminio, oltre ad un peso piuma di appena 907 grammi ed uno spessore di soli 13,1 mm (esattamente il doppio rispetto ad iPad Air), candidandosi indubbiamente ad essere il compagno di lavoro ideale per tutti gli utenti abituati a produrre file e documenti in mobilità, proprio grazie all’estrema leggerezza e sottigliezza del dispositivo.
La tastiera, a differenza di quanto avvenisse in passato, riesce ora a sfruttare al meglio lo spazio disponibile sul telaio, con un’estensione sulla superficie aumentata di oltre il 17% rispetto ai precedenti modelli; i tasti di nuova generazione che, a loro volta, risultano essere più sottili del 40%, sono dotati di una retroilluminazione a LED, la quale non interessa in maniera unificata quella zona: infatti, ogni singolo pulsante avrà una sua fonte di illuminazione dedicata. Tutte queste soluzioni garantiscono un’ergonomia di scrittura e di utilizzo che di certo agevoleranno molto la produttività e tali vantaggi saranno ancora più accentuati durante la visione in notturna.