Prada Academy Investe Sugli Artigiani di Domani

Il termine “formazione” viene convenzionalmente associato ad un apprendimento teorico, all’acquisizione di nozioni spesso astratte e, nella migliore delle ipotesi, all’affinamento della capacità di ragionamento. Questa concezione di istruzione – così nella scuola dell’obbligo come nelle università – deriva dal fatto che la nostra società tende, ormai da tempo, a privilegiare le professioni legate al lavoro intellettuale, piuttosto che a quello manuale.

Tuttavia, non è necessariamente vero che investire il proprio tempo e denaro in percorsi di studi di tipo intellettuale comporti una futura realizzazione personale ed economica maggiore rispetto a quanto ottenibile abbracciando una formazione pratica.

Sembrano esserne ben consapevoli l’icastica stilista Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, patron dell’omonima casa di moda. I due ceo di Prada Group hanno creato un impero di fama mondiale grazie all’artigianato, ad inestimabili maestranze che ogni stagione, nell’ombra, realizzano abbigliamento, calzature e pelletteria di altissima qualità. All’interno di tale contesto, il cambio generazionale costituisce un serio pericolo: gli storici artigiani escono via via dal mercato lavorativo causa anzianità; di contro, è difficile reperire nuovi professionisti del settore cui affidare il know-how, tesoro di ogni industria manifatturiera.

Per ovviare al problema, Prada Group aprirà, nel 2015 la Prada Techincal Academy, una scuola professionale destinata a formare 60 ragazzi tra i 16 e 21 anni (non solamente italiani), grazie all’aiuto di tecnici esperti ormai in pensione. Si intende, così, tramandare all’entusiasmo giovanile il saper fare ed i segreti di una manualità altamente specializzata, altrimenti irriproducibile.

L’accademia, con tanto di alloggi per i futuri studenti, verrà realizzata all’interno di un ex pastificio, ormai dismesso, presso il comune toscano di Monteverdi, nel Valdarno. I dettagli inerenti alle modalità di iscrizione e di selezione verranno comunicati nei prossimi mesi.

Questo grande progetto culturale, per altro aperto ad investitori esterni, si colloca all’interno di un più ampio programma di espansione commerciale della casa di moda meneghina, che, anche grazie ai continui investimenti nella produzione interna, nel 2013 ha ottenuto un utile di 627 milioni di euro, segnando un incremento di 2 milioni rispetto all’anno precedente. Nel 2014, invece, l’azienda stima di offrire complessivamente 2000 nuovi posti di lavoro, di cui 500 in Italia.

Manualità, artigianato e valorizzazione della tradizione (unitamente ad un marketing e ad una gestione aziendale all’avanguardia) costituiscono, quindi, la base degli ottimi risultati conseguiti da Prada; ma, soprattutto, dimostrano che come l’unica possibile garanzia di successo (e, dunque, soddisfazione professionale) risiede nella qualità del servizio offerto, indipendentemente dalla sua natura pratica o intellettuale. Ciò che alla fine risulta determinante è l’eccellenza, la quale si può raggiungere solamente seguendo, fin dalla formazione, le proprie individuali predisposizioni senza farsi influenzare da esterne gerarchie valoriali.