Chi è Riccardo Tisci, lo Stilista Pugliese che Ha Conquistato l’Haute Couture

Riccardo-Tisci

La storia di Riccardo Tisci inizia l’1 agosto del 1974 a Taranto. Dopo la morte prematura del padre, sua madre Elmerinda, ormai vedova e con 9 figli, decide di lasciare la Puglia per trasferirsi in Lombardia, esattamente a Cermenate, un modesto comune in provincia di Como che conta poco più di 9000 abitanti. La realtà italiana comincia però a star stretta a Tisci che, con una valigia carica di sogni e idee, parte alla volta di Londra. Si iscrive alla Central Saint Martins School, una delle più prestigiose scuole di moda al mondo, per poi diplomarsi a pieni voti.

Dopo l’esperienza londinese, decide di tornare in Italia, più sicuro e decisamente più preparato di prima: con una borsa da palestra, piena delle sue sofisticate maglie nere tricottate a mano con l’aiuto delle sue otto sorelle, si presenta porta a porta, redazione per redazione, atelier per atelier. A notarlo per primi Puma e Coccapani, poi un contratto triennale con la piccola maison Ruffo Research. Il battesimo in passerella nel 2004, quando per la prima volta presenta una linea che porta il suo nome alla Settimana della Moda di Milano.

La consacrazione avviene nel 2005 con Givenchy: Riccardo Tisci viene scelto dai dirigenti del gruppo LVMH, multinazionale francese proprietaria della maison, come direttore creativo della casa di moda.

Nonostante a precederlo fossero stati due mostri sacri come John Galliano e Alexander McQueen, lo stilista pugliese prende in mano la grande eredità del sofisticato Hubert de Givenchy a testa alta, senza cadere nei luoghi comuni di una reinterpretazione dei vecchi modelli e del mito di Audrey Hepburn.

riccardo tisci 2

Dal 2005 al 2017 Tisci disegna ben 93 collezioni, fatte di rouches, chiffon, giacche, lunghi vestiti, contrasti tra bianco e nero, spirituale e tribale, punk e poesia che da sempre contraddistinguono lo stilista. I capi sartoriali della haute couture e lo stile minimal del prêt-à-porter conquistano tutti.

Tisci, quel giovane couturier da polo nera, jeans e scarpe sportive, porta il fatturato annuo di Givenchy alle stelle: dal 2005 ad oggi si stima sia cresciuto di ben sei volte, toccando i 500 milioni di euro.

Tanto apprezzato non solo in Francia, ma in tutto il mondo, Tisci non solo veste Kim Kardashian per il suo matrimonio e Madonna per lo Sticky and Sweet tour, vanta anche amicizie con Maria Carla Boscono, famosa top model e volto della casa di moda francese per molti anni, e Donatella Versace, direttore creativo dell’omonima maison italiana e testimonial per Givenchy nel 2015. Nello stesso anno viene organizzata a New York la sfilata per celebrare i 10 anni di “Riccardo chez Givenchy” a cui prende parte anche Marina Abramovic. Nell’aprile 2016 Tisci viene definito dal settimanale TIME come uno dei 100 artisti più influenti del 2016.

donatella x givenchy

Poi, lo scorso 2 febbraio, il fulmine a ciel sereno: è bastato un post su Instagram pubblicato dallo stilista per porre fine alla fiaba Givenchy-Tisci che andava avanti da oltre 12 anni.

Poi la conferma ufficiale in un comunicato di Bernard Arnault, presidente del gruppo LVMH: “Il capitolo che Riccardo Tisci ha saputo scrivere con la Maison Givenchy nel corso di questi ultimi 12 anni incarna un’incredibile visione nel rendere perenne il suo successo e desidero ringraziarlo calorosamente per il suo contributo essenziale allo sviluppo della maison”.

All’ufficializzazione della notizia sono seguite mille supposizioni, la più accreditata quella che vorrebbe Tisci affiancato a Donatella Versace nella co-direzione creativa della casa di moda fondata nel 1972 da Gianni Versace.

Anche se ancora non vi è alcuna certezza riguardo il futuro di Riccardo Tisci, certo è che la sua storia, anche in futuro, sarà tra le più ricordate nel panorama della moda internazionale.