L’Oscar 2016 come migliore attore protagonista (per il film The Revenant) è andato a Leonardo Di Caprio, il quale ha dedicato parte del suo discorso di ringraziamento all’attuale situazione del riscaldamento globale. “Il 2015 è stato l’anno più caldo della storia, i cambiamenti climatici sono una realtà che sta accadendo adesso, dobbiamo smettere di procrastinare, bisogna agire“.
Non molti sanno che lo scorso dicembre 2015 si è tenuta, a Parigi, la 21esima Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici (COP21), che ha rappresentato un importante punto di svolta nella lotta alla riduzione delle emissioni di gas serra. 195 delegati hanno siglato un accordo col quale i Paesi rappresentati si sono impegnati a ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, con l’obiettivo (certamente ambizioso) di contenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi centigradi. Al seguente link è possibile visionare un simpatico video in lingua inglese (con sottotitoli in italiano) che spiega in modo semplice il percorso finora seguito.
Dato questo scenario, anche l’economia – e il business – devono adeguarsi al cambiamento in atto.
L’Italia è Green
Stando a quanto scritto nel rapporto Greenitaly 2015 di Unioncamere e della fondazione Symbola, l’Italia sembra essere pronta a queste novità. Seconda in Europa nella classifica delle economie più eco-efficienti, si posiziona invece prima nella produzione di energia con l’utilizzo di fonti rinnovabili (si contano oltre 800mila impianti di generazione). Salta subito all’occhio la parte della ricerca dedicata alle “Quattro A del Made in Italy”:
Agricoltura.
“Grazie ad un modello di business capace di coniugare competitività sui mercati internazionali, qualità delle produzioni e sostenibilità ambientale, il comparto ha saputo conquistare una posizione di rilievo nel panorama economico italiano.”
Arredo.
“Progettare in maniera sostenibile vuol dire, oggi, tener conto dell’impatto sull’ambiente che un prodotto avrà lungo il suo intero ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento. Questo implica che, già nella fase di ideazione e di sviluppo, i criteri di eco-sostenibilità acquistano lo stesso peso delle altre variabili tecniche, funzionali, estetiche, ergonomiche, economiche.”
Automazione.
A guidare il rilancio della filiera italiana dell’auto “c’è l’auto ecologica: le immatricolazioni di vetture ad alimentazione alternativa sono infatti cresciute del 9,6% nel corso del 201469. Al punto che l’Italia è in testa alla classifica europea per il maggior numero di auto green vendute nel mercato locale.”
Abbigliamento.
“Gli imprenditori prendono sempre più coscienza del fatto che puntare su filiere intelligenti, pulite e trasparenti è un modello di business che funziona. La sostenibilità è sempre più percepita come un processo di miglioramento continuo che, dalla filiera del tessile, si apre ai produttori di tecnologia, all’industria chimica e al mondo della ricerca”
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il rapporto Greenitaly 2015 qui.