Non si tratta di un discutibile gioco di parole. La Silicon Wadi (termine, wadi, che in arabo ed ebraico indica proprio la valle) è un fervente conglomerato industriale di società high-tech che si estende per tutta la pianura costiera dello stato di Israele, e che nulla ha da invidiare all’omologa californiana. E nemmeno a quelle asiatiche o europee: con 8 milioni di abitanti e quasi cinquemila aziende tecnologiche, Israele vanta, a livello mondiale, il maggior numero di società high-tech pro capite (una ogni 1600 persone). Ed è solo l’inizio.
Secondo uno studio appena sfornato da KPMG, nel primo trimestre di quest’anno 173 aziende attive nell’industria tecnologica avrebbero raccolto finanziamenti per $1.09 miliardi, l’8% in più rispetto allo stesso periodo nel 2015. Non si tratta di un improvviso rush all’innovazione, tutt’altro. Un report realizzato a quattro mani da Geektime e Zirra Ltd ci racconta di come il 2015 sia stato un anno d’oro per le startup tecnologiche del paese: 373 round di finanziamenti per un totale di $3.58 miliardi raccolti, il 70% in più rispetto al 2014.