Già nel 1989, i produttori di Ritorno al futuro parte II, immaginavano un futuro sempre più digitale e smart. Oggi, alcune delle cose viste nel film all’epoca, fanno parte della nostra vita quotidiana, come per esempio le nostre “banali” video chiamate. E anche se stiamo ancora aspettando di vedere le macchine volare, la finestra che si trasforma in schermo potrebbe essere realtà a breve, parola di Google.
Il colosso di Mountain View ha depositato un brevetto che prevede la proiezione di immagini su un muro grazie ad una particolare vernice foto-reattiva. Quando la luce o laser del proiettore colpisce il muro, la vernice foto-reattiva cambierebbe in differenti temi. L’idea di Google sarebbe sostanzialmente quella di trasformare qualsiasi muro in casa in uno schermo e-book. Il brevetto, chiamato Method and apparatus for themes using photo-active surface paint, definisce infatti, che il muro foto-reattivo godrebbe di tecnolgia e-ink, il che significa che l’immagine proiettata rimane sul muro fino a quando ne viene proiettata una successiva. Parliamo di una tecnologia in grado di aggiornare le immagini proiettate abbastanza spesso da poter perfino supportare i video, che trasformerebbe, così, non solo una finestra in televisione ma addirittura la casa intera.
Da quanto specificato all’interno del brevetto, il proiettore dovrebbe essere controllato da uno smartphone o dal pc, il che fa pensare ad un sistema nuovo che potrebbe rappresentare la logica di estensione del dispositivo di streaming Chromecast dell’azienda.
Google ha risposto all’entusiasmo di molti con la seguente affermazione: “Noi abbiamo brevetti su una serie di idee, alcuni dei quali diventeranno prodotti o servizi reali, altri no. Non si possono basare le notizie sui prodotti futuri in base ai brevetti”.
Non c’è, quindi, la conferma che Google trasformerà questo brevetto in un prodotto, ma sicuramente con questa notizia offre una visione che amplifica il concetto di smart home, regalando anche una concezione futuristica di fruizione di contenuti attraverso i media.