Sudafrica-Italia Summit: Un Incredibile Potenziale per l’Economia del Bel Paese

Si è tenuta a Cape Town, pochi mesi fa, la seconda edizione del Sudafrica-Italia Summit organizzato da The European House -Ambrosetti, gruppo professionale largamente attivo (e apprezzato) nel settore della consulenza internazionale. Chiamando a raccolta dirigenti aziendali, economisti e autorità governative, l’evento ha evidenziato come il Sudafrica abbia un enorme potenziale ancora inesplorato che potrebbe soltanto giovare all’economia italiana. Se è vero che le imprese italiane hanno cominciato ad investire nell’economia del continente (è proprio qui che Ferrero, ad esempio, ha dato il via ad un progetto che porterà alla produzione del cioccolato in Sudafrica), è pur vero che la presenza dell’Italia è ancora a livelli molto, molto bassi.

Uno dei settori in cui la collaborazione Sudafrica-Italia è maggiormente auspicabile è quello agroindustriale, nell’ambito del quale le imprese italiane potrebbero garantire le componenti di know-how e i macchinari necessari a gestire il food processing, nonché formare piccoli agricoltori che altrimenti, causa l’arretratezza tecnologica e l’assenza di imprenditorialità, non avrebbero possibilità alcuna di capire  cosa significhi “doing business”.

Altra carta da giocare è quella del reparto automobilistico: il Sudafrica, maggiore piattaforma produttiva dell’Africa, a seguito della cooperazione intercorrente con l’Italia vedrebbe aumentare tanto la quantità quanto la qualità delle produzioni locali da esportare. La stessa The European House – Ambrosetti ha sviluppato il concept Ctm (Cluster tecnologico-manifatturiero) per promuovere la partecipazione tra le Pmi manifatturiere dei due paesi.

A sostegno dell’imprenditoria giovanile, è stata poi presentata un’iniziativa volta a sostenere e mettere in contatto giovani imprenditori italiani e africani. Si legge sul sito di Ambrosetti “La proposta è nata dalla collaborazione con Mara Foundation e National Youth Development Agency”. E, come spiegato da Neo Masombuka, Partner Grown Consulting, “Il programma di mentorship identificherà inizialmente sette giovani imprenditori che riceveranno la formazione da alcuni leader partecipanti al Summit nei prossimi sei mesi”.

Concludiamo con quanto affermato da Paolo Borzatta, Senior Partner The European House Ambrosetti: “La nostra idea è quella di avere una collana di summit che possano costituire un punto di riferimento per creare una comunità di élite, tra leader e investitori, che lavorino assieme, non tanto per facilitare il trade immediato, quanto per pianificare uno sviluppo sui settori e sulle imprese a livello strategico”. E allora, appuntamento alla terza edizione del summit, che si terrà il 19 e 20 Ottobre 2016 a Johannesburg.