Sweep Day: Occhi Puntati sulla Privacy dei Bambini in Rete

 

Il 12 maggio, 28 paesi del mondo hanno partecilato allo “Sweep Day”. Sweep, letteralmente “indagine a tappeto”, ovvero un controllo generalizzato. Oggetto dell’analisi: siti web e app per bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Il Global Privacy Enforcement Network, meglio noto come GPS,  ovvero la rete globale creata per legare i Garanti della privacy di molti paesi,  ha collocato le Sweet Day all’interno del progetto “Privacy Sweep 2015“. I Garanti di 28 paesi, tra cui l’Italia, hanno effettuato controlli mirati a verificare i livelli di privacy dei siti ai quali accedono i piccoli naviganti.

Particolare attenzione è stata posta sul livello di trasparenza nella raccolta e nell’uso delle informazioni relative agli utenti, i cosiddetti “nativi digitali”, sul rispetto della disciplina italiana in materia di protezione dei dati e sulle autorizzazioni richieste per scaricare le applicazioni. La fascia di età tra gli 8 e i 12 anni è considerata estremamente delicata.

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La vulnerabilità dei bambini, infatti, unita alla loro velocità di apprendimento e alla loro innata curiosità, può avere un effetto estremamente pericoloso. Si parla sempre più spesso dei “Nativi Digitali” (la generazione nata dopo 1985) e più recentemente della Generazione Google, per fare riferimento ai giovani nati dal 1993. Da questo perimetro, tuttavia, restano esclusi i più piccoli, i bambini, appunto. Bambini che nascono da genitori digitali e che hanno accesso alla tecnologia in modo diretto, quasi scontato e per questo motivo, poco controllato.

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Sanno accedere ai siti ma non conoscono il termine privacy e ancor meno sanno come tutelarla, inseriscono password senza conoscerne esattamente il valore, scaricano app ma non hanno ancora sviluppato la piena sensibilità verso i costi. Un bambino di 8 anni deve giocare e oggi gioca in rete, su dispositivi tecnologici che gli consentono l’accesso al mondo virtuale. I risultati dell’indagine saranno pubblicati il prossimo autunno e ci diranno se questo nuovo mondo è stato creato “a misura di bambino”. Confidando in esiti ottimi, genitori ed insegnanti non dovranno sentirsi sollevati dal loro ruolo di educatori e di tutori dei piccoli digitali. Un detto rabbino dice: “Non limitarti a insegnare a tuo figlio solo quello che sai tu, perché siete nati in epoche diverse.”