Il monito, pesante come un macigno, l’aveva lanciato l’Ocse: “L’Italia chiuderà il 2015 in recessione”. Un quadro preoccupante che, per il Comitato Esecutivo della Fisascat Cisl (Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini Turismo), si ripercuote sullo stato delle trattative aperte per il rinnovo dei contratti nazionali di settore che interessano oltre 6 milioni di addetti del terziario, della distribuzione e dei servizi, del turismo, degli studi professionali e delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi.
“I negoziati risentono in pieno della recessione che sta attraversando il Paese – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri – Lo stallo dei consumi rappresenta il primo indicatore delle difficoltà economiche delle famiglie italiane che stentano ad arrivare a fine mese”.
Secondo Raineri non è più procrastinabile un intervento per il sostegno dei redditi di lavoratori e pensionati per accrescerne il potere di acquisto ed uscire dalla spirale deflattiva. “Solo con ripresa dei consumi sarà possibile sostenere le imprese, soprattutto quelle del terziario, per le quali purtroppo si registrano cali di fatturato nella migliore delle ipotesi e saldi negativi tra aperture e cessazioni di attività”, ha proseguito.
“Ai tavoli negoziali aperti per i rinnovi contrattuali tenteremo di arginare gli effetti della recessione consapevoli delle difficoltà delle imprese” ha aggiunto Raineri.“Ci dichiariamo sin da subito pronti a contrattare sulle proposte datoriali che vertono per lo più sulla maggiore flessibilità organizzativa del lavoro – ha concluso Raineri – Siamo altrettanto convinti però che la crisi non può rivalersi solo sul lavoro e sui lavoratori per i quali, proprio in questa congiuntura negativa, è urgente invece accrescere le tutele e sostenere i redditi anche attraverso un intervento mirato della bilateralità di settore”.
Un calendario fitto quello della ripresa dei negoziati per i rinnovi contrattuali che vedrà la Fisascat impegnata in prima linea. Cominciati in queste ore quelli con la Fiavet per il rinnovo del contratto nazionale del turismo, cui hanno fatto le trattative con le associazioni datoriali Angem ed Aci per il contratto nazionale della ristorazione collettiva. E’ stata poi la volta dei negoziati con la Fipe per quello dei pubblici esercizi. Seguiranno quelli con le rappresentanze datoriali delle imprese di pulizia servizi integrati/multiservizi ed il 24 settembre con la Confesercenti e la Confindustria per quello dell’industria turistica. Sempre il 24 riprenderanno i negoziati in Federdistribuzione per il rinnovo del contratto nazionale del terziario, della distribuzione e dei servizi mentre il 25 settembre sarà la volta del contratto nazionale degli studi professionali.