Secondo un rapporto pubblicato da PricewaterhouseCoopers, meglio conosciuto come PwC, una delle aziende più importanti nel fornire servizi di revisione di bilancio, entro il 2030 saranno i Paesi emergenti a dominare il mercato mondiale.
I dati, pubblicati all’inizio dell’anno, parlano chiaro: India e Brasile saranno i maggior contendenti di Stati Uniti e Cina. Iran, Turchia, Indonesia: sono tutti nomi che sentiremo molto spesso per la loro potenza economica. Gli economisti affermano che ciò si realizzerà grazie all’urbanizzazione e alle nuove tecnologie. Si prevede infatti che entro quella data più di due terzi dei territori di questi Paesi saranno urbanizzati.
Un vero e proprio riscatto per tutte quelle nazioni che hanno vissuto dietro le quinte per molti anni. Ed è per questo che molto probabilmente si sentirà parlare di E7 al posto di G7, convention dove troveremo Stati come Cina, India, Brasile, Messico, Russia, Indonesia, Turchia.
Sebbene ci sia ancora tempo, il processo è in atto già da diversi anni ma gli esperti hanno indicato il 2030 come data del sorpasso. In più si prevede che entro quel termine il Pil della Cina supererà quello degli Stati Uniti. Non a caso tutti gli studiosi sono concordi nell’affermare che entro il 2020, dieci anni prima della fatidica data, il 70% delle multinazionali avrà una sede generale in Asia. Anche l’Africa Sub-Sahariana, come l’emergente Sud America, ricoprirà un ruolo sempre più importante per gli investimenti.
Di seguito vi riportiamo i 10 Paesi emergenti che riusciranno a trasformare radicalmente la loro economia. La classifica è stata stilata tenendo conto dell’indice di Parità del Potere d’Acquisto (PPA), un valore che permette di confrontare i prezzi tra due nazioni anche quando possiedono due sistemi economici diversi.