A Bologna Nasce Un Master Anti-Mafia: Ecco Tutto Quello Che C’è Da Sapere

Nel corso di novembre 2012 ha avuto inizio presso l’università di Bologna un master in “Gestione e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie” intitolato a Pio La Torre, esponente politico fortemente impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Un master che rappresenta un unicum all’interno del panorama didattico italiano, per un tema tra i più drammatici e i meno trattati nel nostro Paese. 

L’obiettivo più ampio perseguito da questo percorso di studi è la formazione di personalità in grado di cogliere le potenzialità economiche e sociali di beni precedentemente utilizzati per combattere la crescita stessa. La mafia, infatti, è l’organizzazione anti-Stato per eccellenza e pone il suo potere economico nell’espansione delle sue proprietà. La confisca dei patrimoni e, soprattutto, il loro riutilizzo finalizzato al progresso ed all’innovazione è sicuramente l’arma migliore per combattere questa società anti-sviluppo.

Come requisito d’accesso al master è richiesta una laurea in materia giuridica, economica o sociologia, oppure un titolo in qualsiasi altra disciplina, sebbene compensata da un reale interesse verso l’argomento. I criteri di selezione, poi, riguardano la carriera universitaria precedente a cui si aggiunge un colloquio in sede.

A livello didattico, inoltre, il piano di studi presenta tredici corsi, tutti con un peso tra i tre ed i sette crediti formativi e di durata di circa venti ore. Nello specifico, lo studente del master Pio La Torre si troverà ad affrontare esami quali “Mafie imprenditrici e mafie al Nord”, “Riuso sociale dei beni confiscati” oppure “Il ruolo del dottore commercialista nella gestione dei beni confiscati o sequestrati”. Inoltre, sono previste 375 ore di stage per testare sul campo le competenze acquisite a livello teorico.