Arriva il Nuovo Codice della Strada: Ecco Cosa Cambierà

Dal tanto acclamato reato di omicidio stradale all’autostrada per gli scooter 125. Sono tante le novità previste dal nuovo codice della strada:
Il disegno di legge c1512, approvato in Commissione Trasporti a Montecitorio, si prepara ad approdare alla Camera con l’obiettivo di colmare alcune tra le più evidenti e discusse lacune del nostro tessuto normativo. Le nuove modifiche potrebbero entrare in vigore già nella primavera del prossimo anno, portando il nostro Paese in linea con l’Europa. Nel dettaglio ecco alcune tra le possibili novità:

  • Autostrade e tangenziali aprono ai 125 condotti da maggiorenni: una manna per tutti gli habitué delle due ruote, soprattutto nelle grandi città, in cui le tangenziali offrono la via più breve ma spesso più trafficata. Modifica in linea con il resto dei Paesi europei, dove questa limitazione non è mai esistita.
  • Nasce il reato di omicidio stradale: Se ne parla dai primi anni del nuovo millennio e dopo dieci anni la proposta incassa il primo sì. Discussioni delicate anche per quanto riguarda la proposta di “ergastolo della patente” per tutti i conducenti che abbiano creato sinistri particolarmente gravi sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacentiCon la nascita della nuova figura di reato si parlerebbe di una pena compresa tra 8 e 18 anni, sempre più vicina a quella dell’omicidio volontario.
  • Premi per i neopatentati virtuosi: la limitazione dei 55 kW/t passa da un anno a sei mesi per tutti i nuovi automobilisti che non abbiano compiuto infrazioni o che non si siano visti decurtare punti. In discussione l’introduzione della patente a punti anche per i minorenni che concretizzerebbe l’ipotesi di revoca, sospensione e ritiro anche per i possessori del caro vecchio “patentino”.
  • Autovelox, la svolta: non solo velocità ma anche controllo della copertura assicurativa. “Macchinette” sempre più vigili per automobilisti (si spera) più disciplinati.
  • Biciclette e moto nelle corsie riservate ai mezzi pubblici: idea dall’accento tipicamente londinese pronta ad essere importata nel Belpaese. Obiettivo? garantire maggiore tutela alle categorie deboli, le quali verrebbero, quando possibile, isolate da auto e mezzi pesanti: migliore gestione del traffico e conseguente diminuzione del rischio di incidenti.
  • Ricorsi più brevi e multe più generose: il tempo utile per il ricorso passa da sessanta a trenta giorni e almeno il 15% del ricavato verrà devoluto ad un fondo per la sicurezza stradale. Una svolta se si considerano le (pessime) condizioni di uno dei settori più martoriati dai tagli fiscali.

Pare bocciata invece l’ipotesi di regolarizzare il contromano per le biciclette, fortemente sostenuta dai comuni di Milano, Bologna e Torino. Nel frattempo, discussioni e polemiche animano l’intenso e travagliato iter legis.
Il grosso è già stato fissato ma le modifiche sono all’ordine del giorno. Quel che resta è attendere, con la speranza e l’augurio di un’Italia sempre più Europa ma anche più verde.