Bill Gates: “Una Formula Matematica per Salvare il Mondo dal Cambiamento Climatico”

“Il mondo ha bisogno di un miracolo energetico per affrontare il cambiamento climatico in corso”. A dirlo è Bill Gates nella lettera annuale pubblicata sul sito della fondazione filantropica che il papà di Microsoft ha creato insieme alla moglie Melinda Gates. A differenza delle precedenti lettere, questa è indirizzata agli adolescenti a cui viene posta una semplice ma, interessante, domanda: “Se potessi avere un superpotere, quale vorresti?”. Per Gates è l’energia, per sua moglie Melinda il tempo.

A metà della lettera, il fondatore di Microsoft illustra sinteticamente il problema relativo al cambiamento climatico. A causarlo sono diversi fattori: dalla crescita della popolazione al conseguente consumo di energia. Tutto questo porta ad un aumento delle emissioni di anidride carbonica, una delle principali cause dietro al cambiamento climatico.

“Gli scienziati – racconta Gates – hanno detto che, per evitare drastici cambiamenti climatici, bisognerebbe tagliare le emissioni di anidride carbonica dell’80% entro il 2050 e del 100% entro la fine del secolo”.

Una sfida difficile. Basti pensare che, solo nel 2015, il mondo ha emesso 36 milioni di tonnellate di anidride carbonica per produrre energia. Tutto finito? Macché. Gates ha individuato la soluzione formulando una personalissima formula algebrica: P x S x E x C = CO2

equazione bill gates
In che cosa consiste?

“Sul lato destro – spiega Gates – si ha la quantità totale di anidride carbonica (CO2) che abbiamo immesso nell’atmosfera. Sul lato sinistro si trova tutto ciò che ci serve per arrivare a zero. L’operazione si basa su quattro fattori: la popolazione mondiale (P) moltiplicato per i servizi (S) utilizzati da ogni persona; l’energia (E) necessaria per fornire a ciascuno di essi tali servizi; infine il biossido di carbonio (C) prodotto da questa energia”

“Come abbiamo appreso a scuola, qualsiasi numero moltiplicato per zero sarà uguale a zero. Quindi, se vogliamo far arrivare a zero le emissioni di CO2, dobbiamo fare in modo che almeno uno dei fattori a sinistra sia zero. Andiamo allora nel dettaglio. La popolazione mondiale (P) attualmente è di 7 miliardi e aumenterà di altri 2 miliardi entro il 2050. Non ci sono quindi possibilità che arrivi a zero. Passiamo ai servizi: cibo, vestiti, case, automobili, etc. Neanche questo fattore può andare a zero. Passiamo a (E) l’energia necessaria per ogni servizio. Qui ci sono ottime notizie: auto a basso consumo, lampadine a LED ed altre invenzioni che stanno riducendo il consumo di energia. Nonostante tutti questi sforzi, gli scienziati sono concordi nel dire che entro il 2050 useremo il 50% di energia in più rispetto ad oggi. Arriviamo quindi al fatto finale (C) la quantità di carbonio emessa per ciascuna unità di energia. La maggior parte dell’energia del mondo – continua Gates – è prodotta da combustibili fossili come il carbone che emettono una grande quantità di CO2. La nuove tecnologie “verdi” possono limitare queste emissioni, ma non sono la soluzione finale”.

carbone fossile

Serve un miracolo energetico

“Per fermare il cambiamento climatico e rendere l’energia accessibile a tutti, abbiamo però bisogno di nuove invenzioni. Perché? L’energia solare e quella eolica sono affidabili fin tanto che il sole splende e il vento soffia. Ma poi? Abbiamo quindi bisogno di soluzioni economiche più potenti. In definitiva abbiamo bisogno di un miracolo energetico. Quando parlo di miracolo non intendo qualcosa che è impossibile. Ho visto miracoli accadere prima. La rete, il computer, il vaccino contro la poliomielite. Nessuno è accaduto per caso. Sono stati tutti frutto di anni di ricerca e sviluppo. In questo caso, tuttavia, il tempo non è dalla nostra parte. Abbiamo bisogno di una massiccia quantità di nuove idee per portare a zero le emissioni entro la fine di questo secolo. Bisogna prima di tutto educare le nuove generazioni ad affrontare questa sfida energetica ed, in secondo luogo, servono idee “folli” per risolvere questo problema. E io – conclude Gates – sono ottimista“.