Arriva dall’Australia l’ultima moda in fatto di fitness e promette fisici da urlo, tonici e asciutti con risultati visibili già dopo le prime settimane. Gli allenamenti rispondono al nome di Boot Camp e di illusioni non ne regalano: i risultati sono ottimi, ma in quanto a sudore versato non si fanno sconti. Il Boot camp è un allenamento intensivo che si svolge all’aria aperta ed è mirato al raggiungimento di due obiettivi fondamentali: dimagrire e tonificare. Prende ispirazione dagli allenamenti tradizionali dei campi militari, ma vi applica i principi del fitness e si svolge a ritmo di musica. Il risultato finale è quello di un allenamento che combina insieme in maniera alternata sviluppo muscolare, metodo tabata e cross fit con ampi margini discrezionali a gusto del trainer.
Ogni allenamento è infatti differente e studiato per far lavorare diverse aree del corpo e della mente. Include corsa, camminata, salti con la corda e alle ginocchia, addominali, flessioni, esercizi per i glutei e tantissimi altri esercizi targettizzati per ogni specifico muscolo del corpo. E’ necessaria tantissima disciplina ed un immane forza di volontà per arrivare senza arrendersi alla fine dell’allenamento super intenso, ma la costanza, come per ogni cosa, ripaga tutti gli sforzi fatti.
In Cina però i Boot camp non stanno trovando la loro maggiore applicazione al fitness, ma bensì in campo medico. Infatti il Paese asiatico è stato uno dei primi nel mondo ad aver riconosciuto la dipendenza da internet come un disturbo clinico ed ad aver cercato fin da subito delle soluzioni che contrastassero la minaccia che la rete svolge nei confronti dei teenagers.
Secondo Reuteurs, il governo ha infatti deciso di adottare un approccio concreto e pragmatico alla questione costruendo ben 250 Boot camp destinati a sradicare la dipendenza da internet: i cosidetti Education Centre.
Generalmente la decisione viene presa dai genitori preoccupati per la salute dei propri figli. La necessità di disintossicazione nasce dal fatto che questi ragazzi spendono la maggior parte delle ore giornaliere collegati ad internet divisi tra giochi online e social networks, estraniandosi quasi completamente dal mondo reale.
Un ufficiale del Qide Education Centre di Pechino ha dichiarato a Reuters che i ragazzi risiedenti presso la loro struttura sono tutti accumunati da una condizione fisica povera che li priva dell’abilità di condurre una vita normale.
Il rimedio quindi, per farli tornare in forma dopo le tante ore passate davanti allo schermo del pc, è un’attività fisica intensa sul modello della preparazione atletica a cui vengono sottoposti i militari: decine e decine di flessioni, ma non solo, sono dunque la chiave per riattivare i loro corpi fisicamente e psicologicamente.
La disciplina è fondamentale e le punizioni, qualora qualcuno non dovesse seguire le regole, vengono assegnate al gruppo intero. I ragazzi sono obbligati a tenere i loro dormitori puliti e a cucinare a turno per i loro compagni. I giovani devono inoltre seguire corsi della durata di 4/8 mesi tenuti da ex soldati che insegnano loro la tradizionale etica cinese, la danza del leone, come cucinare e lavare e l’importanza della disciplina. Il consulto psicologico è infine un altro elemento importante del trattamento.
Alla fine di un ciclo di training, variabile a seconda della gravità della dipendenza, gli ufficiali degli Education Centre affermano che i ragazzi migliorano la loro potenza fisica e riescono ad reintrodursi nella società con delle buone e normali abitudini di vita.
“Mente sana in corpo sano”: a parlare di Boot camp sembra proprio che mai tale massima sia stata meglio spesa. Resta solo da scoprire se una volta capiti i benefici scoppierà anche in Italia una nuova moda o se per questa volta preferiremo restare a guardare.