Negli anni novanta il termine “eurosclerosis” è stato ampiamente utilizzato per descrivere la mancanza di competitività e di come poco sia stata attraente la Germania ai fini di investimento. Così come il proprio paese le squadre di calcio tedesche non erano viste come una élite nel calcio europeo, uno status di cui invece possono vantarsi oggi, né la squadra nazionale veniva vista come una potenza, anche se era stata incoronata campione del mondo nel 1990 in Italia.
Oggi la Germania di Löw ha sorpreso non solo per il suo stile di gioco, ma anche per essere una delle squadre più solide al mondo, capace di ottenere due terzi posti nelle ultime tre edizioni della Coppa del Mondo. Se i tedeschi possono vantarsi di queste prestazioni è per la loro capacità di rafforzare le proprie finanze quasi allo stesso modo di come lo hanno fatto con il loro campionato locale. Quindi non è sorprendente che, dopo aver analizzato tutte le sedi proposte per rimanere a Brasile 2014, abbiano deciso di costruire una propria per gli allenamenti; il complesso dove la squadra europea si allena, conosciuto come Camp Bay, è stato costruito con i fondi della Federcalcio tedesca (DFB) e con il sostegno finanziario di alcuni sponsor. Molto importante è stato anche il buon rapporto di affari della DFB con i suoi sponsor, come ad esempio, quello con Adidas, che andrà avanti fino al 2018 e Mercedes-Benz, esteso anch’esso fino al 2018, arrivato alla straordinaria cifra di 70.97 milioni di euro. Secondo il rapporto 2014 della Bundesliga, gli sponsor locali, che rappresentano 26,64% del suo fatturato totale, garantiscono alla DFB una cifra pari a 579 milioni di euro.