In questi giorni alla Conferenza ONU sul clima di Parigi si è aperto il tavolo delle trattative per decidere che misure adottare per limitare il surriscaldamento globale sotto la soglia dei 2 gradi centigradi. Per la maggior parte degli esperti in materia la COP21 potrebbe essere l’ultima possibilità per trovare un accordo chiaro ed unanime tra i paesi delle Nazioni Unite in grado di contenere gli effetti drammatici del cambiamento climatico nel quale il nostro mondo è incorso dalla prima rivoluzione industriale.
Al centro del tema del cambiamento climatico il protagonista indiscusso è il mondo industriale e le controverse misure di riduzione delle emissioni di CO2. A portare sul tavolo della COP21 le idee e le proposte delle aziende europee è BusinessEurope, confederazione che riunisce 41 associazioni nazionali di rappresentanza delle imprese (per l’Italia Confindustria), provenienti da 35 paesi (i 27 paesi membri dell’UE e gli otto paesi candidati all’adesione o membri dello Spazio Economico Europeo) e che rappresenta oltre 20 milioni di imprese. Ma cosa si aspetta la principale federazione dell’industria a livello europeo da questa conferenza?