Il prossimo 30 giugno constituirà una data storica per le relazioni internazionali, perché sarà siglato l’accordo sul nucleare iraniano. La trattativa è stata sinora condotta con la partecipazione di cinque Paesi, tutti paesi-membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU: Russia, Stati Uniti, Cina, Francia, Gran Bretagna, più la Germania e ovviamente l’Iran. Il luogo fissato per l’incontro è Losanna e l’annuncio dell’accordo, che avrà una durata minima di 10 anni, è stato dato congiuntamente dal capo della diplomazia UE Federica Mogherini e dal Ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif (in foto).
L’Italia, pur non essendo al tavolo della trattativa, è presente attraverso la persona di Federica Mogherini nel ruolo della diplomazia EU. Tuttavia, è ben da ricordare che il Bel Paese è stato storicamente il primo partner nell’interscambio con l’Iran, seguita dalla Francia e Germania. L’Italia importava dall’Iran quasi unicamente petrolio e gas, esportando principalmente macchine per impieghi nel settore energetico. Vediamo nello specifico cosa contempla l’accordo nei 5+1 punti:
1) L’Iran ridurrà le sue capacità di arricchimento dell’uranio
2) L’Iran non svilupperà la bomba atomica
3) L’attività nucleare iraniana sarà monitorata per 10 anni dall’organismo di controllo Agenzia Internazionale Energia Atomica, con sede a Vienna
4) Il sito di arricchimento dell’uranio di Natanz continuerà l’attività
5) Iran potrà sviluppare energia nucleare per usi civili e pacifici