Dall’inizio dell’anno sono stati più di 300mila i migranti che hanno attraversato le acque del Mar Mediterraneo in cerca di fortuna. 2500 di loro, purtroppo, non ce l’hanno fatta a raggiungere il nostro continente, perdendo la vita a pochi chilometri dal sogno di regalare futuro e speranza a sé stessi e ai propri cari. Una vera e propria emergenza che, giorno dopo giorno, sta mettendo letteralmente in ginocchio l’Unione Europea, che da mesi si interroga sull’adozione di particolari misure di restrizione degli sbarchi e sulla gestione delle ingenti masse in movimento.
Ma dove vanno i profughi una volta sbarcati?
Nonostante i singoli Paesi diano una disponibilità limitata sul numero di migranti da ospitare (la Germania prevede di accettarne circa 800mila entro la fine dell’anno, il Regno Unito solo 216), l’UE sta adottando una politica di distribuzione proporzionata tra i 28 stati membri. Una soluzione che ha creato tensioni tra i singoli Paesi e che ha rischiato di mettere in discussione i reali principi fondanti dell’Unione.
Così, se la Germania si è trovata a dover rinunciare a una politica di restrizioni, per quanto concerne la concessione di asilo politico, la Svezia, attraverso un sondaggio pubblico, ha reso noto che l’immigrazione è, per i cittadini, il fronte più importante su cui è impegnato il Paese. L’Italia e la Grecia sono unite nella stessa sorte: entrambe situate geograficamente alle porte del continente, da anni combattono con le proprie forze il dramma dell’immigrazione. Da aprile, però, il premier italiano Matteo Renzi ha chiesto all’Europa di non essere lasciati soli nella gestione dell’emergenza. Un fattore, quello dell’immigrazione, che ha portato al movimento di ingenti masse di persone, in cerca di una nazione che li accolga all’interno del proprio sistema. Ma non tutti si sono dimostrati collaborativi: la Francia, per esempio, qualche mese fa ha chiuso le proprie frontiere verso il territorio italiano, mentre l’Ungheria ha iniziato a costruire un muro sul confine con la Serbia, nel tentativo di frenare il flusso di migranti provenienti dai Balcani.
Quali sono le mete di queste centinaia di migliaia di migranti, però, ce lo dice Reuters, che, attraverso questa semplice infografica, ci mostra il punto di partenza e il punto d’arrivo di questi drammatici viaggi.