Dyson sfida Tesla

James Dyson, il fondatore della società omonima produttrice di elettrodomestici all’avanguardia, è fermamente deciso: nel 2020 uscirà la prima auto elettrica dell’azienda. E il settantenne sembrerebbe davvero convinto del progetto: ha infatti già investito quasi 3 miliardi di dollari per la realizzazione della novità. Al lavoro vi è un team di 400 ingegneri, determinati nel creare una vettura in grado di sfruttare l’energia elettrica.

Questa sembrerebbe una sfida lanciata alla famosa compagnia Tesla, il cui fondatore e amministratore delegato Elon Musk ha recentemente dichiarato di voler costruire il primo SUV elettrico entro il 2020. Una battaglia a tempo determinato che vede come protagonisti due giganti dell’energia alternativa. Musk non vuole tirarsi indietro: per il suo progetto ha già investito 1 miliardo di dollari. Sarà lui a vincere?

Dyson, azienda inglese fondata nel lontano 1991, è diventata famosa in tutto il mondo per la sua produzione di elettrodomestici e apparecchi per la casa come aspirapolveri e asciugacapelli. È proprio per questo che la dichiarazione fatta dal fondatore della compagnia ha incuriosito il mondo intero.

In realtà James Dyson, che da sempre si è mostrato preoccupato per le sorti del clima, aveva in mente il progetto da tanto tempo. Nel 1990, infatti, aveva già provato a proporre un piano per ridurre le emissioni prodotte dai motori diesel ma la sua idea non era stata accolta da nessuno. Ora il CEO dell’azienda inglese è convinto: finalmente i tempi sono maturi per la produzione di macchine a zero emissioni.

Ma, proprio perchè la concorrenza nel settore è oggi molto alta, non si sa ancora molto sullo sviluppo del progetto. Le uniche informazioni ottenute riguardano il motore, che sarà simile a quelli utilizzati per la fabbricazione degli aspirapolveri mentre per la carrozzeria bisognerà ancora attendere.

Quelli di Tesla e di Dyson sono progetti che, assieme a molti altri proposti da diverse case automobilistiche, mirano a salvaguardare l’ambiente. Risulta chiaro che, se il signor Dyson desidera avere successo, dovrà stupire il mondo dei consumatori. La sfida è aperta. Che vinca il migliore!