Harley Davidson è una delle aziende produttrici di motociclette più conosciute e famose al mondo. Anche ai grandi dei motori, però, capita di avere delle giornate no. In questo caso possiamo addirittura dire un periodo no.
L’ultimo trimestre, infatti, non è stato dei migliori per Harley: il quarto trimestre del 2017 si è chiuso con profitti che si aggirano intorno ai 8,3 milioni di dollari, circa 5 centesimi per azione, molto meno dei 45 centesimi previsti dagli analisti e contro i 47,2 milioni di dollari di profitti registrati nello stesso periodo del 2016. Un calo probabilmente causato dall’applicazione della nuova normativa fiscale adottata con la presidenza Trump, che ha costretto la società a sborsare circa 53 milioni di dollari.
Cifre gravose che hanno costretto l’azienda originaria di Milwaukee a chiudere addirittura un centro di produzione a Kansas City, con il conseguente licenziamento di più di 800 persone.

Il calo non poteva che ripercuotersi in borsa: il 30 gennaio, stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore e da Business Insider Uk, la capitalizzazione di mercato di Harley è scesa a 8,45 miliardi di dollari, arrivando a toccare un minimo di seduta di 49,80 dollari, con una perdita di 8,5%.
Il calo delle vendite non sembra però fermarsi al solo 2017: gli analisti prevedono infatti che la società riuscirà a consegnare solo 236.000 motociclette nel 2018, contro le 241.498 dell’anno precedente.
Riuscirà Harley Davidson a sopravvivere?