‘Se uno su mille ce la fa, il due per mille non ce la fa’, così La Stampa ha ironicamente commentato l’esito del 2×1000 del 2014, per i finanziamenti ai partiti. Una novità che era stata introdotta dal governo Letta: una nuova finestra nella dichiarazione dei redditi per donare parte delle proprie tasse ai partiti. 11 erano i partiti ammessi nel 2014 alla possibilità di beneficiare del 2×1000, per quest’anno invece sono 19.
Forse in un attimo di grande ottimismo e speranza nei confronti della generosità dei cittadini, addirittura furono fissati dei tetti massimi da non superare, in caso di un eccesso di contribuenti pronti a regalare i propri soldi ai partiti: 7,75 milioni di euro per il 2014, 9,6 milioni per il 2015, 27,7 milioni per il 2016 e 45,1 dal 2017.
A conti fatti, il 2×1000 ha portato in totale ai partiti 325mila euro. 325.711, per l’esattezza, da 16.518 contribuenti su 41milioni dichiarati (40.989.567, secondo i dati del Dipartimento delle Finanze del Tesoro). Non proprio quello che si potrebbe definire un successo ed è già stato proposto infatti di ritornare al Fondo per il finanziamento dei Partiti e dei Movimenti politici, gestito dall’Autorità anticorruzione.
Ecco i dati esatti:
- Al Pd sono andati 199.099 euro da 10.157 contribuenti
- Alla Lega 28.140 euro da 1.839 contribuenti
- Fi ha ottenuto 24.712 euro da 829 contribuenti
- A Sel sono arrivati 23.287 euro da 1.592 contribuenti
- Al Sudtiroler Volkspartei sono andati 16.600 euro da 511 contribuenti
- Al Partito Socialista italiano vanno 9.686 euro da 591 contribuenti
- A Fratelli d’Italia arrivano 9.326 euro da 510 contribuenti
- Scelta Civica prende 7.102 euro da 156 contribuenti
- A Union Valdotaine vanno 4.017 euro da 180 contribuenti
- All’Udc sono andati 3.084 euro da 114 contribuenti
- Al Partito Autonomista Trentino Tirolese vanno 656 euro da 39 contribuenti
Dati che a loro modo sono lo specchio di un rapporto cittadini-politica che sta diventando univoco, fragile e quasi di ‘do ut des’. In un periodo di crisi economico-sociale che lascia poco spazio alle attese e agli astrattismi, la cittadinanza ha scelto di dimostrare il suo attuale livello di fiducia nella sfera politica attraverso il silenzio di fronte alla possibilità del 2×1000, non finanziando dei partiti in cui non è riposto nulla di più se non un voto dato per dovere morale.